Se ne parla e se ne scrive poco in giro se non fra gli addetti ai lavori e fra chi,consiglieri regionali in primis, ne verrebbero colpiti.A cominciare dallo statista di S.Giovanni in Fiore che vedrebbe interrotta la disastrosa esperienza di governo. Mai la chiacchiera e il vaniloquio politico hanno coperto con tanta invadenza la mancanza di leadership ,l’inadeguatezza al ruolo, una cultura di governo senza basi economiche e sublimata in un vaniloquio compulsivo reso più penoso perchè declinato in politichese. Oggi ci si chiede come sia ‘potuto accadere che la guida della regione sia finita nelle mani di un personaggio così modesto che nella sua lunghissima carriera politica, da consigliere comunale,assesssore regionale e parlamentare per 5 loegislature non ha lasciato una sola traccia per avere, sia pure in posizione gregaria, per aver contribuito, operando0 nelle istituzioni, al cosiddetto bene comune sia che si tratti di sviluppo economico, politiche per il lavoro,diritti civili, affermazione della legalità, contrasto alla pervasività della criminalità organizzata.Da quando si è insediato alla guida della Regione non ha avuto che una sola ossessione, mettere le mani sulla sanità, il cui capitolo di spesa assorbe circa il 70 per cento del bilancio regionale e dal quale dipendono le fameliche clientele elettorali che garantiscono carriera e potere.Sin dal primo giorno Oliverio ha fatto la guerra ai commissari di nomina governativa,incurante della goffaggine delle dichiarazioni che rilasciava sul primato della politica in nome del quale voleva essere nominato lui commissario nonostante una norma specifica stabilisca l’ incompatibilità fra presidente di giunta e incarico di commissario. Ora si legge che c’è un avvicinamento fra Oliverio e il commissario Scura,prodromico probabilmente a un compromesso di collaborazione sulla base di reciproche convenienze. Quanto al resto del rivoluzionario programma di Oliverio, a parte le mani sulla sanità , non si hanno notizie. Il quadro economico resta fragile , le imprese arrancano, la disoccupazione giovanile va verso picchi mai raggiunti, dei fondi europei , di come vengono utilizzati e con quali obiettivi non parla nessuno,meno che mai Oliverio il quale ha regalato ai turisti avventuratisi in Calabria una stagione balneare con un mare di merda che soltanto lui ,la sua giunta e i dirigenti superpagati che gli stanno intorno possono ritenere compatibile con l’offerta turistica. La regione, nonostante gli annunci rivoluzionari di Oliverio, resta in mano ad una burocrazia a vocazione sudamericana e il consiglio regionale si è consegnato alla storia per essere rimasto indifferente sia all’allarme del presidente della Corte dei Conti circa la corruzione che divora come un cancro l’economia e la democrazia nei suoi fondamenti vitali così come ha ignorato la supercupola massonico-mafiosa portata alla luce dal procuratore di Reggio, Cafiero de >Raho, e che ha visto finire in carcere il senatore Caridi. Questo lo scenario di sintesi entro il quale si muovono Oliverio,i suoi assessori e tutto il cucuzzaro delo consiglio regionale col supposrto apicale della burocrazia con vocazione sudamericana.Tutto questo per dire che se la Corte costituzionale, dovendosi pronunciare sul ricorso di Wanda Ferro, esclusa dal consiglio regionale, e sulla richiesta della Democrazia Cristiana di annullare le elezioni perchè svoltesi sulla base di una legge elettorale illegittima, avesse l’illuminazione di accogliere la richiesta della >Demo0crazia Cristiana, avremmo una ulteriore conferma che Dio esiste ed è misericordioso se interviene a mettere fine al peggiore governo regionale che la Calabria ha avuto nella sua tormentata storia dei governi regionali.