L’ITALIETTA DELI SPIONI CHE AVEVANO CAMPO LIBERO…..
L’affare Mitrokin e quello di Telecom Serbia,con i loro spioni di rango,avevano una loro dignità criminosa, nel senso che c’era l’intrigo e l’intelligenza creativa di chi conduceva il gioco.Questa storia dei fratelli Occhionero, lui ingegnere di talento con i numeri e lei laureata in fisica, di cui nessuno ha mai sentito parlare a Londra,dove avevano la residenza,sembra uscita da una commedia all’italiana dove ogni personaggio è più scalcinato dell’altro.A meno che non la si voglia buttare in burla consapevolmente.Sei anni di hacheraggio informatico per catturare informazioni sensibili,finanziariamente,politicamente,sui computer delle più alte e delicate personalità,dal governo nazionale,alla BCE,al Vaticano e nessuno sapeva niente.Anzi,da otto mesi sapeva tutto il capo della polizia postale ma-afferma oggi-ha sottovalutato la delicatezza e la gravità della faccenda pur essendosi imbattuto,fra i possibili bersagli,nei nomi di Matteo Renzi,di Mario Monti,Mario Draghi e il cardinale Ravasi.Abbastanza perché il capo della polizia,Gabrielli, venuta fuori la storia,non lo destinasse ad altro incarico dalla sera alla mattina..Ma la pezza è più grossa del buco perché i file dell’hacheraggio hanno preso la via degli USA e oggi sono in mano alla FBI. Se è vero che i fratelli Occhionero avessero contatti con ambienti della CIA, il materiale che l’FBI rimetterà alla magistratura italiana sarà stato depurato e sterilizzato da ogni elemento compromettente per gli USA.Alla fine non ci sarebbe nulla di nuovo se venisse fuori che,regnando Obama alla Casa Bianca,oltre alla Germania e alla Francia,anche l’Italia era sotto spionaggio USA.E’ stato fatto osservare,giustamente,che spionaggio e controspionaggio sono sempre esistiti e che tutti gli Stati sono reciprocamente a conoscenza del lavoro dei loro servizi.Nella storia dei fratelli Occhionero pare fosse prevalente la ricerca e la cattura di informazioni finanziarie e industriali per venderle a chi potevano tornare utili per trarne grandi vantaggi.Per conoscere nomi e persone compromesse bisogna aspettare ma, comunque vada a finire,le parti in commedia dicono che dei traffici dei fratelli Occhionero non sapevano nulla né alla polizia postale,né ai servizi addetti alla sicurezza del Paese,delle sue istituzioni e di chi le rappresenta.La storia è venuta fuori per caso, per una mail infettata che è arrivata sul computer sbagliato il cui titolare ha voluto vederci chiaro.Ma dal 5 ottobre, data in cui sono stati perquisiti gli uffici dei fratelli spioni, al momento in cui sono stati arrestati, nessuno aveva informato il capo del governo del tempo, Matteo Renzi,che il suo computer e smart phone erano sotto hacheraggio.Mario Draghi,forse,lo avrà appreso dai giornali.Al ministero degli Interni c’era Alfano e ai servizi,come sottosegretario, c’era Minniti oggi ministro degli Interni.Non sapevano niente nemmeno loro.