QUELLA VISITA DI RENZI IN CALABRIA……….
Qualcuno ha oservato che Matteo Renzi è passato da un eccesso all’altro.Se prima eccedeva nelle apparizioni televisive e a riempire le pagine dei quotidiani, nella versione post-referendum eccede nel profilo basso, tenendosi distante da telecamere e taccuini.In attesa di tornare,ovviamente.La visita in Calabria, prima a Reggio,poi a Locri e infine a Catanzaro non era stata annunciata né, da Renzi, è stata spiegata prima di ripartire. L’osservazione nasce anche dai mugugni che si registrano nel PD calabrese,alle varie latitudini, per essere stati considerati.Di solito un incontro in un teatro un leader non lo nega mai.Ma non c’è mistero nella visita di Renzi. Rientra nel tour delle “primarie”,da nord a sud, che vedranno il PD chiamato a scegliersi il nuovo segretario il 30 aprile.Renzi,in pratica,sta ammassando truppe per la battaglia congressuale e naturalmente ha bisogno di sapere chi sta con lui e chi è orientato diversamente.Questo non vuol dire che si possa fare molto affidamento sulle assicurazioni degli interpellati essendo nota,soprattutto al sud,la versatilità dei politici di casa nostra al doppio gioco e al tradimento.Ma bisogna stare al gioco e anche alle conseguenze di chi sbaglia a giocare.A Reggio Renzi ha incontrato il giovane sindaco Falcomatà e l’incontro potrebbe rientrare nel progetto renziano di portare facce nuove dei territori alla guida del partito,rinnovando in profondità la rappresentanza del gruppo dirigente. Verosimilmente né post-democristiano né post-comunista.A Catanzaro Renzi ha incontrato Oliverio,riservatamente, per sentirgli dire, a quattr’occhi, da che parte sta e,soprattutto,quante truppe può effettivamente schierare in campo a suo sostegno.Al referendum del 4 dicembre il “NO” ha sbancato in Calabria e Oliverio avrebbe dovuto portare consensi al “SI”.Un flop colossale che si è cercato di far passare inosservato in Calabria ma sul quale Renzi ha voluto qualche spiegazione. Quale che sia il contributo che Oliverio potrà dare a sostegno di Renzi, il prezzo va pagato prima come chiede il suo omologo in Campania,Vincenzo De Luca.Renzi deve mantenere una vecchia promessa e cioè far revocare dal governo le nomine dei commissari impegnati nei piani di rientro e di bonifica della spesa sanitaria, passando l’incarico ai due governatori che vogliono la spesa sanitaria sotto il controllo politico.E che la svolta sia vicina lo si può desumere dalla lettera “aperta” che il commissario Scura ha passato alla stampa dove racconta delle nefandezze e degli sprechi in cui versa la gestione del servizio sanitario in Calabria e delle resistenze che l’azione dei commissari ha incontrato negli uffici regionali che dipendono dal livello politico.Senza questa lettera,dura e impietosa,Oliverio forse ce l’avrebbe fatta a coronare il suo sogno di mettere le mani sulla spesa sanitaria.Dopo la lettera di Scura si fa più difficile.Si fa per dire.