LEGGE ELETTORALE: LA SOGLIA DEL 5% SEMINA IL PANICO FRA I CESPUGLI…………
A conti fatti sarà l’80 per cento dei deputati che darà via libera alla nuova legge elettorale che si ispira al modello tedesco.I numeri ci sono e, se la democrazia è fatta di numeri, i mugugni sono legittimi ma non spostano le decisioni prese. Cosa abbia messo insieme gli interessi di PD,Forza Italia,5 Stelle e Lega non è difficile da ricostruire. Il PD, a conti fatti,piloterà le candidature sia nell’uninominale che nel proporzionale in modo da dare consistenza numerica al partito di Renzi in parlamento.Forza Italia conta di tornare al centro della politica e delle decisioni del governo e non è poco per una forza politica che ormai ridotta a contendere le percentuali di voti e di consensi alla Lega.Beppe Grillo ha capito che governare un Paese, dopo gli scivoloni romani con la Raggi, è cosa ben diversa dal mandare affanculo i potentati politici e chi rappresenta le istituzioni.Ci vogliono requisiti che il M5S ancora non ha maturato e,quindi, l’obiettivo è portare a casa più parlamentari che si può, a Camera e Senato, approfittando dei sondaggi favorevoli, e tenere per le palle il sistema dai banchi dell’opposizione.Se così è,bisogna apprezzare la concretezza anche perché , a stare alle chiacchiere che sarebbe Di Maio il candidato premier del M5S, è risaputo che nessuno gli affiderebbe l’amministrazione di un condominio.Figurarsi il governo del Paese.La Lega ,purchè va alle elezioni per capitalizzare i consensi che ha, non entra nel merito della legge che si va a votare.Va bene comunque.Più complicata la scelta per il PD di Matteo Renzi che non dispera, mettendo su uno scontro diretto col M5S, di prendere voti a destra e a sinistra fino a sfiorare il 40 per cento dei consensi.Difficile ma possibile.Chi è nel panico sono i partiti minori, a cominciare dal partito di Alfano, attuale ministro degli esteri, che si sente scaricato da Matteo Renzi .Alfano sa che ,se dovesse restare fuori dal parlamento, a parte amici e familiari,il rammarico farebbe segnare indici modestissimi.Resta sempre l’interrogativo senza risposta, posto da Vittorio Sgarbi, come sia stato possibile e in base a quali requisiti elevarlo a ministro della Repubblica.Il resto del suo partito,sottosegretari compresi,non è da meno.Il panico comunque riguarda tutti i cespuglietti di cui è anche difficile fare l’elenco ma ne fanno parte,oltre ad Alfano, le formazioni di Verdini, di Fitto, di Scelta civica,di Casini che,da buon democristiano,ha già pronto un partito per aggregare al centro e che, non a caso, si chiama “centristi per l’Europa”.La soglia di sbarramento al 5 per cento,a quanto pare,finisce per garantire la sopravvivenza al MDP,ovvero gli scissionisti del PD, che insieme ai vendoliani confluiranno probabilmente nel movimento di Giuliano Pisapia il quale,però, non intende fare concessioni alle vendette scisioniste di Bersani e D’Alema. Fratelli d’Italia, a rischio 5 per cento,probabilmente farà un accordo con la Lega che prevede sostegno al Nord ai candidati di Salvini e sostegno al sud ai candidati della Meloni.Se la nuova legge elettorale verrà approvata entro il 7 luglio,si voterà in autunno e resteranno senza ascolto le grida di dolore di quanti scoprono ora che c’è la legge di bilancio,il debito pubblico e le sollecitazioni dell’UE a fare le riforme che non sono state fatte.Ci sono anche leggi importanti in dirittura di arrivo ma questo implicherebbe che Camera e Senato dovrebbero lavorare seriamente, almeno sei giorni su sette.E questo è il problema.