IL PD DI OLIVERIO E GLI INTRIGHI DI ADAMO….
Renzi se la cava con un “poteva andare meglio” ma è ben consapevole che col voto di domenica il PD segna un arretramento che deve far riflettere. Ha tutto il tempo per farlo e relazionare alla direzione del partito convocata per il 10 luglio.In Calabria i feudatari del PD balbettano giustificazioni insignificanti che servono solo a spiegare gli insuccessi che ormai il PD sta collezionando a ogni consultazione elettorale. Il segretario regionale Magorno si sottrae alla viltà del silenzio e ammette che la cocente sconfitta a Catanzaro richiede riflessione e approfondimenti. Ognuno però-ammonisce Magorno-deve prendersi la responsabilità che il suo ruolo comporta.Come non leggere nelle parole del segretario un riferimento a Oliverio che delle sconfitte del PD, con i suoi fallimenti alla Regione,porta la maggiori responsabilità ? Furbo e scaltro com’è,Oliverio ha armato la penna di Giovanni Manoccio ,della corrente di Emiliano e membro della direzione nazionale, per scaricare su Magorno la sconfitta e per chiederne le dimissioni.Vecchi trucchi della tradizione stalinista del PD, usa all’imbroglio,alla falsità,alla macchinazione e alla diffamazione per liberarsi dell’avversario. Ma a Roma Magorno gode di protezioni sufficienti per parare il colpo e, semmai, rispondere all’attacco chiedendo lumi sui risultati di Luzzi e di Acri,che vengono attribuiti agli intrighi anti-PD di Adamo a sostegno di candidature civiche. Anche a Paola Adamo avrebbe intrigato contro il candidato del PD.Se Roma non fa pulizia della vecchia nomenclatura altri insuccessi si affacciano all ‘orizzonte per il PD. Renzi ha pagato fino ad oggi il prezzo di avere imbarcato fra i renziani il più sputtanato e mercenario segmento del partito. Parlano i numeri se non i comportamenti.Ed è troppo poco punire Oliverio,oggi passato con Adamo alla corrente di Martina, negandogli la nomina a commissario per il piano di rientro in sanità.Troppo poco anche se Oliverio chissà cosa non darebbe per eliminare il commissario Scura che sogna anche la notte e al quale cerca di creare problemi con Fatarella e Pacenza, suoi ventriloqui.Dopo aver bloccato il decreto delle assunzioni, a Crotone ha affermato che tutti i problemi della sanità sono riconducibili al conflitto fra il commissario Scura e il sub-commissario Urbani,ormai dimissionario. Se Roma non si rende conto dei danni che Oliverio e i suoi accoliti stanno procurando alla regione e al partito,per il PD il tracollo sarà inarrestabile.