NUOVI PASCOLI E PRATERIE ALL’ORIZZONTE :OLIVERIO IRROMPE NELLE “PARTECIPATE” E NE ELIMINA 19…….

 NUOVI PASCOLI E PRATERIE ALL’ORIZZONTE :OLIVERIO IRROMPE NELLE “PARTECIPATE” E NE ELIMINA 19…….

Dopo 3 anni di inerte contemplazione del sistema Calabria che ruota intorno ai dipartimenti della Regione,Mario Oliverio ha preso la storica decisione di azzerare,del “pianeta” del sottogoverno, ben 19 “partecipate” di cui i calabresi,fino ad oggi,hanno saputo poco o nulla. A quanto pare erano 24 e ne sono rimaste in vita soltanto 5. Cosa abbiano fatto in tutti questi anni,come abbiano operato,quanto sono costate,quali obiettivi sono stati raggiunti non è dato sapere.,La consorteria dei consiglio regionale,di ieri e di oggi, ha sempre taciuto e nessuno ha mai avuto la curiosità di verificarne l’operatività e gli obiettivi raggiunti. Il poco che si sa  è venuto dalla magistratura che,indagando, ha scoperto e rivelato come in taluni di  questi enti veniva dissipato il pubblico denaro con assunzioni fatte in piena campagna elettorale o con maestranze ed operai utilizzati per lavori privati o con consulenze improbabili e manifestamente clientelari.Fra le 19 “partecipate” da cui uscire c’è anche CalPark,parco tecnologico, che non è da confondere con quegli organismi che la politica crea per compensare supporters elettorali, dirigenti di partito, politici falliti o trombati che, non avendo mai svolto  un lavoro o una professione,per i servizi resi al partito ed alla sua nomenclatura,in qualche modo vanno sistemati e mantenuti Ma ecco come Oliverio,lo statista di San Giovanni in Fiore,sull’onda alta di “cantiere Calabria”, che in mano sua farà la fine che farà, incurante dei giudizi impietosi delle organizzazioni sindacali sui suoi fallimenti,spiega la storica decisione presa:”Abbiamo scelto di procedere alla dismissione di 19 società partecipate e di mantenerne 5: solo l’essenziale. Si tratta di una scelta politica chiara e irreversibile – ha sottolineato Oliverio – anche in ottemperanza del piano di revisione straordinaria previsto dalla legge 175/2016. Abbiamo deciso di mantenere Banca Popolare Etica, proprio per la sua funzione sociale, la Sacal per la gestione unica degli aeroporti allo scopo di rafforzare i collegamenti e abbiamo dismesso Sogas e l’aeroporto S. Anna, già dichiarate fallite, per accelerarne la liquidazione, Ferrovie della Calabria, Fincalabra, Terme Sibaritide anche perché stiamo lavorando al riordino complessivo del termalismo. Con questa operazione demoliamo il vecchio pianeta che ha per anni girato intorno alla casa madre impedendone lo sviluppo. L’obiettivo – ha dichiarato il Presidente Oliverio – è di liberare risorse da investire per costruire la nuova Calabria e liberarci di questa ragnatela che ha soffocato le potenzialità della nostra regione”. Gli risponde, a strettissimo giro,il presidente di CalPark: “PROF. RICCARDO BARBERI :

 “Stamattina leggo con sorpresa che la Regione Calabria ha deciso di “dismettere” Calpark, il Parco Scientifico e Tecnologico della Calabria. Eppure le interlocuzioni avute con i vertici regionali sembrano indicare altro. E’ l’ulteriore dimostrazione della sottovalutazione del ruolo del Parco, che è un intermediario dell’innovazione creato dal Ministero dell’Università e riconosciuto dalla Commissione Europea. Un oggetto che ha permesso di mettere su, per esempio, giusto per dirne una, il primo (e ad oggi l’unico vero) incubatore di imprese calabrese, Technest. Oltre ad operare come uno dei Poli di Innovazione Regionali. Nel prossimo futuro è il candidato naturale per mettere ordine nell’erogazione dei servizi tecnologici regionali erogati dalle università e dagli enti di ricerca. Qual è quindi la logica di “dismetterlo”?
Quali sarebbero poi le risorse che Calpark avrebbe drenato negli anni alla Regione? Sarebbe interessante saperlo. A me non risultano.

  COS’E’ CALPARK

Calpark è il Parco Scientifico e Tecnologico della Calabria e il Polo di Innovazione Regionale per le Tecnologie dei Materiali e della Produzione.
È l’unico Parco Scientifico e Tecnologico della Calabria, approvato con delibera del Ministero dell’Università, e della Ricerca Scientifica e Tecnologica (MURST) n. 255 del 25 marzo 1994, pubblicata sulla GURI n.187 dell’11 agosto 1994.
Nel 1997 iniziarono gli studi di fattibilità del progetto di lancio del Parco e nel 1999 furono stipulati i contratti ed avviate le attività di realizzazione dei progetti, sulla base degli studi e dei capitolati approvati dal Ministero. I lavori dei progetti furono completati nel 2004.
Successivamente Calpark ha partecipato a numerosi progetti nell’ambito dei quali sono state realizzate collaborazioni con imprese e con gli atenei calabresi.
Tutti i progetti sono stati acquisiti su base competitiva e a totale rischio di Calpark, cioè mai è stata supportata alcuna attività di progettazione o presentazione ai bandi che, quando acquisiti, invece hanno portato benefici ai Soci ed al territorio calabrese. Ciò in contrasto con la configurazione di Calpark stesso che, di fatto, è strumento operativo dei Soci, non avendo scopo di lucro ed essendo configurato come centro di ricerca.
Tra i tanti progetti di innovazione proposti da Calpark il più significativo per lungimiranza è probabilmente CRESCITA, che ha permesso nell’arco di un quinquennio, in strettissima collaborazione con l’Unical, la progettazione, la sperimentazione e l’avvio di Technest, incubatore di imprese di cui in tanti si fanno vanto anche oggi. In quest’ambito Calpark ha anche lanciato la prima edizione della business competition Start Cup Calabria, introducendo molto prima che altri solo ne parlassero elementi di innovazione rivoluzionari per la Calabria.
Forse vale qui ricordare velocemente che Technest da solo ha attirato in Calabria fondi di rischio privati per oltre 6 milioni di Euro. Una logica operativa e dei risultati che ritengo essere un po’ oltre l’idea del baraccone locale. Risultati in seguito mai replicati peraltro, nonostante le notevoli risorse successive in questo campo di cui Calpark mai ha beneficiato.
Nel corso del 2011 Calpark si è proposto, nell’ambito dell’Avviso pubblico della Regione Calabria sulla costituzione della rete dei Poli d’innovazione come soggetto gestore del Polo delle Tecnologie dei Materiali e della Produzione, Nuove Materie. La candidatura di Calpark è stata accettata ed il Polo, formalmente costituitosi alla fine del 2011, ha svolto un’intensa attività nei confronti delle circa trenta imprese aderenti e degli Organismi di Ricerca, con giudizio finale ottimo.
A valle dell’attività di Polo, le competenze acquisite hanno permesso a Calpark di suggerire alla Regione Calabria nel febbraio 2016 l’estensione del programma S3 a Industria 4.0. Richiesta accolta.

 L’impressione che se ne ricava,leggendo Barberi e la scheda tecnica su CALPARK, è che la partecipazione andava mantenuta non fosse altro per i riconoscimenti avuti e la sua proiezione nel campo dell’innovazione come centro di ricerca a stretto contatto col mondo delle  imprese e quello della ricerca universitaria.Non è dato sapere alle valutazioni di chi, nel senso della competenza in materia, Oliverio ha incardinato la sua decisione di “dismettere” Calpark ma il sospetto è,considerato il personaggio e i suoi trascorsi politici, che le 19 “partecipate” siano state eliminate per dare vita a qualcos’altro che consenta di creare nuove praterie e nuovi pascoli per le clientele elettorali e le lobby della spesa pubblica che non hanno partito ma sono sempre al servizio di chi governa.