PD CALABRIA-ASPETTANDO RENZI………
Il treno dell’ascolto è partito e non mancherà di arrivare in Calabria.Qualcuno,sfrontatamente,ha proposto a Renzi di venire in autostrada ma Renzi, che conosce la situazione, se ne guarda bene.Escludendo che Renzi si faccia portare in giro come le “mucche di Fanfani” di buona memoria, c’è da sperare che a parlare con Renzi, se è vero che vuole ascoltare la voce dei territori, ci vadano i giovani sindaci,le associazioni di volontariato,associazioni culturali,delegazioni studentesche, imprenditori vittime di mafia e di burocrazia, medici della linea di fuoco che operano negli ospedali calabresi e,possibilmente,tutti coloro che non hanno abbandonato il PD ma non si riconoscono nei feudatari, sostenuti da Roma, che da sempre tengono in ostaggio il PD e che sono gli unici responsabili delle sconfitte subite e prossime a venire.Ne sono una conferma i congressi che si stanno svolgendo dove i soliti gerarchi stanno procedendo a modellare gli organismi di partito in funzione delle loro posizioni influenti e delle candidature che andranno definite per le elezioni di primavera. Se Renzi incontrerà questi personaggi e le eventuali “mucche” predisposte per uscire indenni dall’ascolto dei territori, avrà perso tempo e un’occasione che poteva tornargli utile. Renzi deve la sua ascesa politica, da Rignano a Roma, fino a Bruxelles e alla Casa Bianca, al suo disegno di rottamazione di un ceto politico cotto e decotto,che ha fatto il suo tempo,al centro come in periferia, e che si è giocata tutta la credibilità che gli era stata concessa.Non ha più nulla da dire, alimenta l’antipolitica, vive di clientelismo e di familismo amorale, chiuso nei suoi privilegi e nella più stucchevole autoreferenzialità.Se ci riesce,Renzi faccia dire pubblicamente a Mario Oliverio cosa ha fatto in 3 anni di governo regionale.Ma niente chiacchiere in politichese. Soltanto fatti e numeri.