TRIBUTI-SE LA DIOCESI PAGA A MAGGIOR RAGIONE DEVE PAGARE IL CITTADINO…

 

TRIBUTI-SE LA DIOCESI PAGA A MAGGIOR RAGIONE DEVE PAGARE IL CITTADINO…

L’interrogazione di Enzo Paolini al sindaco Occhiuto,finalizzata a far luce sulla occultata e mai affrontata questione dei tributi non pagati,ha sollevato scomposte reazioni  da parte di alcuni consiglieri comunali che avrebbero a cuore l’immagine e il prestigio della Diocesi Vescovile che ha la sua sede in Cosenza.Senza entrare nel merito del problema sollevato,cioè di conoscere se i tributi dovuti risultano pagati o meno, i consiglieri in questione hanno gridato alla provocazione,alla lesa maestà,all’offesa alle istituzioni religiose. Sono prese di posizione che denotano conoscenze approssimative circa il governo di una città e le risorse su cui poter contare e,più grossolanamente,il tentativo di guadagnarsi l’improbabile riconoscenza della Diocesi. La risposta da prendere in considerazione è, invece,quella del Vescovo contrappuntata dalla replica di Paolini, entrambe riportate in video sulla testata on-line www.cosenzaoggi.net. A conforto e sostegno della legittima interrogazione di Paolini sono state pubblicate le foto di alcuni esercizi commerciali e complessi immobiliari in quota alla Diocesi.Se i relativi tributi vengono pagati è doveroso darne comunicazione e la cosa finisce lì,senza coinvolgere la Diocesi in polemiche e dietrologie che appartengono ai livelli bassi della politica. Ma Paolini non ha inteso porre il problema dei tributi limitatamente alla Diocesi vescovile,istituzione alla quale in ogni caso bisogna portare rispetto, senza confondere  l’alto magistero con la questione dei tributi.L’ interrogazione di Paolini muove dai beni ecclesiastici soggetti ad IMU ma più in generale chiede al sindaco di dare conto dell’ampiezza dell’evasione tributaria e di riferire con quali procedure intende recuperare alle casse comunali le somme dovute.E’ tempo che la città prenda consapevolezza di come viene amministrata, delle sacche di parassitismo tollerate e della negligenza della macchina comunale nel contrastare l’evasione.Quella di Paolini è una battaglia laica che non vuole mancare di rispetto né al Vescovo né alla Diocesi ma semplicemente ottenere che per i tributi dovuti non ci siano cittadini e soggetti illegittimamente esentati.E questo per non fare torto ai cittadini che i tributi li pagano,a costo di rinunce e sacrifici,a beneficio di tutti.

                                                                            RADICALI COSENZA