NEVICA “GOVERNO LADRO” (1)

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NEVICA….”GOVERNO LADRO” (2): E IL PENSIERO VA A OLIVERIO E ALLA PROTEZIONE CIVILE……

Siamo alle solite.Il meteo annuncia che aria siberiana porterà abbondanti nevicate sull’Europa e l’Italia,se non è la preferita, è nell’elenco delle certezze.Quello che succede quando nevica è ampiamente risaputo anche perché non è trascorso molto tempo dal blocco per ghiaccio della stazione di Milano e poi, vi a vedere,anche di quella di Roma.Ora abbiamo appreso che bastano 100 milioni, nel mare di miliardi di Trenitalia,per dotare l’intera rete ferroviaria del marchingegno che impedisce il formarsi di ghiaccio nei “nodi” di scambio dei binari.Si pensi ai compensi dell’amministratore delegato di Trenitalia e si comprende in mano a chi siamo. Per il futuro pare che si provvederà.Poi c’è la protezione civile con le sue articolazioni locali che ha nella persona del sindaco il referente istituzionale e che ha quindi,nella politica,la matrice organizzativa.Chiunque e ognuno,dovunque risieda,può fare mente locale e chiedersi come è organizzata la protezione civile e, dopo che si è data la risposta,trarre le conclusioni.Se non manca il gasolio,manca il sale, quando lo spazzaneve non è in panne o arriva tardi o non arriva proprio per disfunzioni operative. In  Calabria ancora la neve è arrivata e pur avendo fiducia nel responsabile della Protezione Civile, Carlo Tanzi, non possiamo non tenere conto di quanto egli stesso ha rivelato sulle condizioni in cui ha trovato il dipartimento nel momento in cui ne ha assunto la conduzione. Sofisticati e costosisissimi mezzi motorizzati di pronto intervento abbandonati alle erbacce e ancora sprovvisti di targa(!!!!), la sala computer ridotta alla sopravvivenza ma non in grado di garantire i collegamenti necessari e un piccolo esercito di nullafacenti che a fine mese, grazie alle ore di straordinario (!!!) che ognuno si attribuiva, arrivava a triplicare lo stipendio base. Carlo Tanzi ha denunciato lo scandalo e sono cominciate per lui le minacce,le intimidazioni,il boicottaggio da parte degli uffici regionali.Gli hanno negato persino una scrivania.Ora speriamo che il solito  “culo”, al quale gli italiani dobbiamo tanto, ci risparmi i disagi che si annunciano soprattutto nel centro-nord, così almeno non dovremo sentire il solito Oliverio affermare che il potenziamento e l’efficienza della protezione civile era uno dei punti di forza del suo programma ma la mancata collaborazione degli uffici regionali e dei califfati dirigenziali ha reso vano l’impegno e il lavoro del dirigente da lui nominato.Ovvero,non avendo le palle per governare, Oliverio ha abbandonato Tanzi per non affrontare il cancro della zona grigia dell’apparato burocratico che sta a monte dei nostri drammi quotidiani.