FRA CORAGGIO E PAURA DI MAIO VERSO IL FALLIMENTO….

FRA CORAGGIO E PAURA DI MAIO  VERSO IL FALLIMENTO….

Quando se ne potrà parlare con maggiore serenità e obiettività, questi 70 giorni trascorsi inutilmente per dare vita a un governo andranno analizzati più in profondità.E’ un altro  capitolo nella lunga storia del potere che ha le sue regole e i suoi interpreti.Un Paese di 60 milioni di abitanti non può essere esposto a cambiamenti repentini e avventurosi senza tenere conto delle conseguenze entro i patri confini e fuori. Si dirà che l’errore è stato fare promesse che non potevano essere mantenute, che l’inesperienza ha fatto perdere il controllo della situazione, abbandonandosi a dichiarazioni attentamente considerate da chi ha investito in Italia, ne conosce la fragilità economico-finanziaria e i vincoli che la legano all’Europa.Infantilismo politico ? Metodologicamente è la fase necessaria da affrontare e superare per accedere alla conoscenza reale dei problemi e averne consapevolezza.E la conoscenza è processo paziente e umile che richiede tempo e impegno. Non vi è dubbio che il M5Stelle recepisce e si fa portatore politicamente di istanze e bisogni reali del corpo sociale. L’errore che commette è pensare che per  risolverli basta volerlo. Chi può negare le disuguaglianze che segnano  la nostra società, la concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi, gli 8 milioni di poveri o quasi poveri,le condizioni in cui versano scuole e ospedali, i privilegi e i parassitismi della casta politica, l’arroganza, l’improduttività e la corruttibilità della pubblica amministrazione, il volume di miliardi di corruzione ed evasione fiscale,il funzionamento della giustizia e lo scardinamento demografico che una immigrazione incontrollata ed economicamente costosa provoca negli equilibri demografici soprattutto nei piccoli comuni?  L’ingenuità o l’infantilismo politico viene fuori quando si va a leggere che la parte di contratto già concordata prevede l’anticorruzione con l’agente di copertura,l’arresto per evasione fiscale (non basterebbero gli stadi), l’acqua bene pubblico,il voto di scambio, i vitalizi, la legge Fornero e,insieme,reddito di cittadinanza e flax tax. Ci vorrebbero circa 100 miliardi che non si vede dove andarli a prendere. Da qui il rischio reale di portare il Paese alla bancarotta. E’ questa inconsapevolezza a preoccupare, il non capire che il nostro Paese vive in un sistema di regole internazionali con accordi sottoscritti e che vanno rispettati. Annunciare iniziative aggressive verso l’Europa per ottenere trattamenti più favorevoli rischia di isolare il nostro Paese ed esporlo a rappresaglie che non potrebbe reggere. Non è che il cambiamento professato non lo si vuole.Il problema è che pure a volerlo non lo si può realizzare.E questo è il muro contro cui stanno  andando a sbattere Di Maio e Salvini.A quanto pare Salvini lo ha capito per tempo mentre Di Maio ,che si gioca tutto,stenta a capirlo e ne fa una questione di coraggio e di paura.Ovviamente il coraggio ce l’ha lui. E questo è il punto.