IL GOVERNO…IL POPOLO…LA BASTIGLIA…IL TERRORE…LA GHIGLIOTTINA…
Speriamo che si fermino “al governo del cambiamento”che,se cambiamento in meglio per tutti sarà,è cosa buona da auspicare ma non si può non rilevare l’incontinenza verbale di Luigi Di Maio nell’appellarsi ai cittadini, al popolo, alla svolta storica del governo che sta per nascere, alla rivolta dei cittadini contro la casta politica e i suoi privilegi, alla necessità di dare soddisfazione agli emarginati e agli esclusi, ai loro bisogni e alle loro aspettative.Siamo sempre in campagna elettorale e si parla a fini di propaganda e non di assunzione di responsabilità.Ormai è fatta,salvo sorprese dell’ultima ora non previste, e sarebbe ora,dopo avere messo nel contratto gli obiettivi del governo del cambiamento, di spiegare come ci si propone di raggiungere quegli obiettivi.Lo vorrebbe sapere soprattutto chi ci osserva dall’estero, cancellerie,multinazionali,investitori finanziari, attori dell’import-export con l’Italia.Bruxelles gioca un ruolo a parte perché le spiegazioni le può pretendere e non attenderle.Nelle dichiarazioni di Di Maio e di Salvini si percepisce una evocazione eccitata di “presa della Bastiglia” ovvero conquista del potere che, nell’analogia storica con la Rivoluzione Francese,dovrebbe prevedere il “terrore” e la “ghigliottina”.Per fortuna siamo una Repubblica e non abbiamo re,regine, ministri e plenipotenziari del re da offrire alla ghigliottina.Tra l’altro quel bravuomo del nostro presidente della Repubblica ha favorito in ogni modo la formazione del governo del cambiamento,facendo ruotare tutto intorno al M5Stelle e consentendo violazioni della Costituzione che gli sono state autorevolmente contestate,sia pure con garbo,da chi, come Zargrebleski, ha presieduto la Corte Costituzionale. Il “contratto” e il nuovo governo sono stati elaborati a Milano nello studio di un commercialista collegato alla Casaleggio Associati e a Roma in un’abitazione privata evidentemente protetta da ogni curiosità. Nell’analogia storica con la Rivoluzione Francese il “terrore” dovrebbe equivalere all’abolizione dei “vitalizi” e dei privilegi della casta per i 5stelle mentre per la Lega ci dobbiamo aspettare respingimenti di barconi carichi di migranti e spianamento dei campi ROM con le ruspe.Più realisticamente,dal presidente incaricato ci aspetteremmo una riforma radicale della pubblica amministrazione,ventre molle del sistema Italia,che non ha bisogno di capitali ma di una bonifica profonda dei suoi poteri e della sua articolazione sui territori, introducendo un sistema di regole, di doveri e di controlli che scoraggino abusi, prevaricazioni sui “cittadini” e corruzione.Il “giacobinismo” dei “grillini” potrebbe indirizzarsi sui differenziali nord-sud, espressione della mai risolta questione meridionale, per creare crescita e lavoro piuttosto che assistenziali redditi di cittadinanza.Sta di fatto,al riguardo, che nel “contratto” il Mezzogiorno era stato totalmente dimenticato e solo successivamente è stato inserito un accenno.Per concludere, lasciando da parte la Rivoluzione Francese che è una cosa seria perché da essa sono nati gli Stati moderni, è tempo di passare dalla propaganda ai fatti,agli obiettivi,ai risultati . Bisogna dare loro,Lega e M5Stelle, via libera perché si assumano le loro responsabilità.Ci sono dei rischi da correre, ben presenti a chi conta molto e parla poco, ma bisogna mettere fine alla recita di chi parla a nome del popolo e non ha la competenza e l’esperienza per misurarsi con le cancellerie europee, le grandi potenze, i mercati finanziari e le compatibilità fra ciò che si vuole e ciò che si può. Il “popolo”,che è una cosa seria, ora ha il suo “avvocato”.Non resta che augurarci che gli dei ce la mandino buona.