IL QUIRINALE HA PARTORITO IL GOVERNO-ORA LASCIAMOLI LAVORARE…..
Si discuterà ancora a lungo degli 88 giorni trascorsi,fra alti e bassi, per dare vita al governo giallo-verde con l’avvocato Conte presidente e Di Maio e Salvini vicepresidenti.E si discuterà ancora a lungo anche di come il presidente della Repubblica ha esercitato le sue prerogative e se, alla fine, l’ha avuta vinta lui in difesa della Costituzione e dei poteri a lui attribuiti. Si continuerà a discutere se sono i cittadini elettori a decidere la formazione di un governo o i mercati finanziari e se è il capo dello Stato a nominare i ministri valutandone l’adeguatezza al ruolo,visto che saranno chiamati a tutelare l’interesse generale del Paese e non della parte politica che li ha designati,oppure se deve limitarsi a prendere atto dei nomi proposti dal presidente del consiglio.Problemi comunque per ora accantonati.Il governo c’è,si definisce politico e non tecnico, lo guidano i due “mezzi vincitori” del voto del 4 marzo con un presidente “esecutore” che avrà modo di dimostrare di quanta autonomia dispone.Per il momento si allontana l’incubo di elezioni in piena estate, i partners europei si sentono tranquillizzati,ai tavoli internazionali delle prossime settimane l’Italia sarà rappresentata da un governo pienamente legittimo e-si spera- i mercati finanziari si metteranno in posizione di attesa.Altra cosa è il governo che dovrà recuperare il tempo perduto e fronteggiare le scadenze più urgenti come il documento di programmazione economica e finanziaria in tempo utile. Ci sono poi le promesse fatte e da mantenere che sono il vero punto interrogativo del governo del cambiamento.A detta dei più quotati esperti di conti pubblici i miliardi che servono non ci sono e non si vede dove andarli a prendere.Unica possibilità offerta è tagliare le spese e spostare risorse dalla spesa ritenuta improduttiva alla creazione di lavoro e agli aiuti alle famiglie.Ma-come è risaputo-quando la coperta è corta se la tiri da una parte scopri da un’altra parte. Se per fare cassa si vanno a ridimensionare servizi essenziali il risultato non è positivo.Staremo a vedere ma sia che si tagli la spesa corrente sia che si mettano nuove tasse,saranno comunque dolori. Indebitarci più di quanto siamo non è consentito.Quello che si spera non abbia a verificarsi è che si adottino provvedimenti di facciata, altamente simbolici, come i “vitalizi” residui dei parlamentari,le “auto blu”, le indennità dei parlamentari,il porto d’armi per tutti e qualche rimpatrio di immigrati irregolari per affermare che il cambiamento c’è.Se cambiamento deve essere deve riguardare la corruzione pervasiva,la bonifica radicale della pubblica amministrazione,l’evasione fiscale,la riforma della giustizia, la lotta a tutte le camorre e a tutte le mafie, la tutela dei diritti del cittadino di fronte all’arroganza del potere, una scuola decente e credibile,il diritto alla salute messo al riparo dalle ruberie delle lobby che vi pascolano intorno e che hanno rapporti elettorali con il livello politico.Non servono miliardi per affrontare “la questione morale” che è il vero problema irrisolto del nostro Paese e che ci ha fatto guadagnare giudizi impietosi, quanto arbitrari, riportati dalla stampa internazionale.Lasciamoli governare e buon lavoro.