E DALLE RETROVIE PADANE SI LEVO’ ALTO IL GRIDO:” SPEZZEREMO LE RENI AI MALTESI……”

E DALLE RETROVIE PADANE SI LEVO’ ALTO IL GRIDO:” SPEZZEREMO LE RENI AI MALTESI……”

Saranno navi italiane della marina militare a portare in Spagna la ong “Acquarius” e il suo carico di disperati dopo la sceneggiata del blocco dei porti italiani e il divieto di sbarco in pieno pomeriggio di campagna elettorale.Si guardi il dato di affluenza alle urne alle ore 19 e lo si raffronti con quello finale.Una partita giocata con cinismo e calcolo come si conviene ai nuovi “barbari”.Della vicenda dell’Acquarius se ne dovrà continuare a parlare nei prossimi giorni, certamente nei patri confini,,, ma soprattutto ai tavoli di Bruxelles dove ,per fine giugno,è programmata la riunione  del Consiglio.Con o senza felpa d’ordinanza è lì che Matteo Salvini deve farsi sentire tramite il presidente del consiglio “esecutore”.L’Unione Europea dalla vicenda Acquarius ne esce sfregiata per la sua ignavia politica e le sue ambiguità. E’ la Spagna del socialista Sanchez a salvarne l’onore in nome di una civiltà che fonda il suo primato nei diritti dell’uomo e della persona e che postula l’obbligo, a prescindere dalla legge del mare,in qualsivoglia situazione, di salvare ogni vita umana quando è in pericolo.La politica viene dopo .Se oggi il partito del presidente Francese Macron giudica “vomitevole” la linea del governo italiano è perché Salvini ha giocato un cinico poker politico sulla pelle di oltre 600 disperati in cerca  di un approdo.In politica i conti prima o poi si pagano e anche Salvini li pagherà.Lui può anche compiacersi del risultato ottenuto per avere alzato la voce, dimostrazione evidente che non ha consapevolezza del problema e dei prossimi inevitabili sbarchi, nonché della complessità del problema fra Libia e Bruxelles.Epigono caricaturale di Alberto di Giussano  se l’è presa con la piccola isola di Malta,437 mila abitanti, che di migranti ne ha accolto,in proporzione alla popolazione italiana,dieci volte di più.Del macchiettismo cinico e politico che attraversa la storia ha richiamato in qualche modo quel tristissimo grido guerrafondaio in cui ce la prendevamo con la povera Grecia che ancora oggi conserva memoria della nostra ribalderia imperialista in orbace.Nel mirino c’erano le reni dei greci,oggi quelle dei maltesi.E il dramma diventa farsa.