IL FUTURO DELL’ITALIA SI GIOCA IN GERMANIA FRA SEEHOFER E LA MERKEL….
Sarà pure vero che con l’azione di contrasto al gioco d’azzardo,le sanzioni contro le delocalizzazioni all’estero di imprese finanziate in Italia, gli interventi sul costo del lavoro e col bagno di Salvini nella piscina confiscata ad un ex- boss mafioso, il programma del governo Lega-5Stelle comincia a prendere quota ma,a riflettere bene e responsabilmente,la partita vera si gioca altrove,in Germania e più precisamente a Berlino e in Baviera dove si voterà in ottobre.Si tratta di stabilire quanto pesa la Germania nell’UE , cosa rappresenta per l’UE la cancelliera Merkel e,non ultimo,cosa rappresenta la Merkel per l’Italia.Per il momento il tentativo di innescare una crisi di governo e di mettere la Merkel sotto schiaffo è andato a vuoto ma tutto continua a ruotare sulla tenuta dell’alleanza CDU-CSU che ha consentito fino ad oggi di governare la Germania.L’interrogativo da porsi,al di là delle vicende interne della Germania, è cosa comporterebbe una eventuale sconfitta della Merkel che,per fortuna, non è detto che debba verificarsi.La cancelliera paga il prezzo di avere avuto nei confronti dei migranti una politica di accoglienza che non poteva restare senza conseguenze, anche se oggi gli arrivi in Germania hanno una dimensione irrilevante. E paga anche il prezzo di avere riconosciuto che l’Italia sta sostenendo il carico maggiore con gli sbarchi dei migranti e che non va lasciata sola, a fronte della richiesta del suo ministro dell’Interno di “rimandare” nei Paesi di prima registrazione i migranti stabilitisi in Germania.Il problema è che il ministro dell’Interno,il bavarese Seehofer,capo della CSU, agita il problema dei migranti, avvertito in larghi strati della popolazione,per mettere fuori gioco la Merkel e ricavarne una avanzata elettorale della CSU che, non da oggi, dai tempi del potentissimo Strauss, vorrebbe togliere la leadership governativa alla Merkel e alla CDU. Ci vorrà ottobre per sapere come andrà a finire ma,a osservare le vicende tedesche dall’Italia, è imprescindibile chiedersi se le vicende italiane,debito pubblico,tenuta dei conti,sbarchi dei migranti,eurozona ecc.ecc., con l’uscita di scena della Merkel si aggraverebbero.E la risposta non può che essere affermativa poiché si avrebbe uno spostamento a destra dell’asse politico con la CSU di Seehofer impegnata a contenere l’espandersi dell’AFD-formazione della destra populista-che oggi ha una rappresentanza del 12 per cento in parlamento.Dall’esito delle elezioni bavaresi dipende anche la tenuta dell’UE.Sappiamo per certo che la Merkel crede nell’Europa, nel ruolo dell’Italia e che in più occasioni ha dimostrato disponibilità nei nostri confronti e per le nostre inadempienze.Il Consiglio Europeo di fine giugno, sia pure con forti ambiguità,ha elaborato un documento finale che in qualche modo ha migliorato la posizione della Merkel nel braccio di ferro con Seehofer sulla questione dei”movimenti secondari” posta dal capo bavarese. Ora si tratta di tirare fino a ottobre senza grandi scossoni e sperare che la Merkel neutralizzi Seehofer e le sue manovre come fece Helmut Kohl col bavarese Franz- Joseph Strauss.Tutti coloro che credono nell’Europa e ne vogliono l’unione politica gliene saranno grati.La faccenda dei migranti,in Germania come in Italia,pur essendo un problema che va certamente affrontato e risolto a livello europeo, è un espediente per mascherare questioni interne di lotta politica a fini elettorali.Vale per Seehofer che teme consistenti perdite di consensi in Baviera, vale per Salvini che balza al 30 per cento nei sondaggi,vale per Di Maio che vede a rischio quel 32 per cento che le urne hanno regalato il 4 marzo a lui e al M5Stelle.