REGIONALI 2019-GUCCIONE COLPISCE ANCORA… 

REGIONALI 2019-GUCCIONE COLPISCE ANCORA…

Il grande pubblico non se ne è accorto, preso per altro da problemi più diretti, ma la capagna elettorale per le regionali dell’anno prossimo è già iniziata e procede work in progress.

Per primo si è mosso Gerardo Mario Oliverio,presidente in carica della giunta regionale, che ha messo in campo duecento sindaci favorevoli ad una sua ricandidatura. Sull’impegno effettivo dei duecento sindaci sono intervenute non poche rettifiche con tutta le ambiguità che accompagnano iniziative del genere.

Il pronunciamento dei duecento sindaci doveva servire a convincere quel che rimane del PD calabrese che ad Oliverio non ci sono alternative se si vuole tentare di mantenere il governo della regione.La tesi però non incontrato consensi sufficienti per diventare prevalente ed è stata anzi stigmatizzata  come  procedura anomala rispetto alle procedure previste dallo statuto a significare che il candidato lo decidono gli organismi di partito e non stimabilissimi sindaci di varie e contrastanti appartenenze.

Anche il centrodestra si è dato da fare con Forza Italia  che ,per essere più credibile, ha voluto la presenza di autorevoli esponenti nazionali del partito in occasione dell’inaugurazione delle sedi di Catanzaro,Reggio e Lamezia.

Formalmente non si è parlato di candidature ma, di fatto, hanno dato inizio  alla campagna elettorale.Due i candidati di rilievo e di maggiori possibilità:il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ed il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo.Altre eventuali candidature sono tattiche ma prive di consistenza politico-elettorale. Chi conosce  le cose di Forza Italia dà per scontato che sarà Mario Occhiuto,alla fine, a prevalere tant’è che il indaco di Cosenza è già impegnato  in un tour regionale, adeguatamente accompagnato dagli esponenti locali di Forza Italia, per farsi conoscere e costruire la candidatura.

Ma la partita questa volta non la giocano,come tradizione,centrodestra e centrosinistra, allargati o meno.In campo scendono Lega e M5Stelle che puntano alla guida della regione.Se troveranno l’accordo  sul procuratore antimafia Nicola Gratteri il quale,fino ad oggi, non ha smentito la notizia  circolata di una sua possibile candidatura,la partita è aperta. Si vedrà e, se dovesse coincretizzarsi, sarà una candidatura pienamente competitiva.

I problemi,per ora, ce l’ha Gerardo Mario Oliverio che , dopo essersi esposto riproponendo la sua candidatura, deve affrontare le resistenze,dentro e fuori il Pd, che non sono poche. Forse farebbe bene a pubblicare quel famoso report,più volte annunciato, sulle cose fatte e sui risultati conseguiti.

Nel frattempo c’è chi, dopo dopo giorno, con una costanza degna di miglior causa,cura il report di  tutte le inadempienze e de i mancati obiettivi della sua azione di governo.

E’ Carlo Guccione,oggi consigliere regionale del PD ma, al debutto della prima giunta, assessore al Lavoro, dimissionato da Oliverio-senza preavviso-a margine della vicenda “rimborsopoli” dove per altro Guccione era rimasto coinvolto per l’acquisto di un computer o qualcosa di simile. Un abuso risibile.

L’ultimo obiettivo mancato da Oliverio  di cui Guccione fornisce notizia e dettagli ,attraverso una interrogazione,  riguarda la gestione dei rifiuti e la mancata realizzazione degli impianti di smaltimento.

Se abbiamo capito bene il “ report-interrogazione” di Guccione, i rifiuti raccolti in Calabria vengono smaltiti fuori regione con costo complessivo di circa sei  milioni di euro all’anno. Oliverio e la sua giunta avrebbero dovuto realizzare nelle tre province quattro impianti di smaltimento di cui non vi è traccia.

A colpi di ordinanze,   per quattro anni , Oliverio ha rinviato il problema caricando i calabresi di un costo che Guccione giudica eccessivo e ,comunque, antieconomico rispetto alle soluzioni adottate in altre regioni.Il 15 novembre scade l’ultima ordinanza e Oliverio si appresta ad emanarne un’altra,  analoga alle precedenti, in base alla quale le famiglie calabresi per lo smaltimento fuori regione andranno a pagare 5 milioni e 500 mila euro.

A tutt’oggi non si  registra una risposta da parte di Oliverio o di un suo ventriloquo e per la risposta in consiglio regionale bisognerà aspettare.

Ci siamo già occupati dello strafalcione di Oliverio che recentemente,riferendosi a Guccione e alle sue quotidiane sortite polemiche, ha affermato che Guccione è “allucinato dalle sue perversioni”.Ora abbiamo capito:voleva dire  probabilmente“persecuzioni” che col sesso non hanno nulla a che fare,almeno lessicalmente.Tutt’al più qualche analogia con lo stalking. E ci può stare perché un tempo Guccione e Oliverio si amavano molto.