OLIVERIO E LA CORTE DEI CONTI……….
Con molta probabilità così come non ha riservato una riflessione al Rapporto Svimez sugli indicatori dell’andamento economico della Calabria, è da prevedere che anche la relazione della Corte dei Conti sezione Calabria sul bilancio regionale 2017 non incontrerà l’interesse del consiglio regionale.Ha altro cui pensare.
Le cronache riferiscono che ad ascoltare la relazione dei magistrati contabilic’era una sala strapiena e nel parterre de roi c’era il presidente Mario Oliverio.
Il Rapporto Svimez aveva messo in evidenza che il tasso di sviluppo della Calabria era stato + 2 % sia pure in situazione che restava critica per le molte emergenze irrisolte.La relazione della Corte dei Conti ha riconosciuto che nei saldi di bilancio l’indebitamento è diminuito ma l’amministrazione resta confusa e disordinata, monca di sinergie con la parte contabile.
Le criticità rilevate riguardano l’utilizzo dei fondi europei dove, a fronte di 2 miliardi e 300 milioni di dotazione da investire, la spesa certificata è appena di 800 milioni (8,4% ). Altro che i trionfalismi di Oliverio.E poi gli enti sub-regionali , idrovora parassitaria della spesa pubblica, giudicati dalla Corte dei Conti molto al di sotto dei servizi che producono pressochè inutili o comunque irrilevanti.
Chi ha avuto a che fare con gli enti sub-regionali , a parte quelli finiti sotto inchiesta della magistratura, sa che rappresentano la spesa clientelare-elettorale di chi va a governare la regione. In particolare la Corte ha rilevato la superfetazione delle consulenze di Calabria Lavoro, forma istituzionale per dire che le risorse sono servite non per trovare lavoro a chi non ce l’ha ma per dare lavoro-si fa per dire- a consulenti di vecchia e nuova cooptazione.
Gli enti sub-regionali piuttosto che essere bonificati andavano messi in liquidazione per improduttività e passività evidenti ma Oliverio ha preferito tenerli in vita, salvo prenderne le distanze quando dirigenti e manager sono finiti sotto inchiesta o in galera.
A tombino saltato e liquami finiti sugli organi di informazione Oliverio ha cercato di rimediare nominando ex-generali o professionisti credibili con la fedina pulita, come alla Protezione Civile , immersa nella precarietà più assoluta, dalla sala computer ai costosissimi mezzi attrezzati per interventi in situazioni di grave emergenza neppure targati per poter circolare. In compenso record di lavoro straordinario per il personale in organico con punte di 400 ore mensili.
Nella relazione della Corte non poteva mancare il rilievo relativo alla spesa sanitaria per i ricoveri fuori regione che costano a ogni calabrese 160 euro , il costo pro- capite più alto fra tutte le regioni.
Ci si chiederà quale sarà stato il commento di Oliverio di fronte alle criticità elencate dalla Corte. A meno che non si tratti di una fake news ,oggi tanto di moda, Oliverio si sarebbe dichiarato soddisfatto.Bisogna tenerne conto se si ricandiderà.