ED E’ SEMPRE SANITA’….LA MINISTRA PREPARA UN DECRETO…..

ED E’ SEMPRE SANITA’….LA MINISTRA PREPARA UN DECRETO…..

Fatto il tour degli ospedali calabresi, la ministra della sanità Giulia Grillo è tornata a Roma sconcertata della situazione in cui versano gli ospedali calabresi. Sapeva che c’erano  ospedali in perenne emergenza  a fronteggiare la richiesta di cittadini bisognosi di cure, sapeva delle liste di attesa, sapeva dei pronto-soccorso collassati  da urgenze non compatibili con il personale medico insufficiente, la dimensione operativa e organizzativa ma non pensava che si fosse giunti ai livelli documentati dalle inchieste mediatiche.

Una situazione “incancrenita”-ha affermato-per la quale bisogna procedere con celerità e risolutezza.Non resta che aspettare mentre non si può non riflettere su come ha reagito il livello politico.Il presidente Oliverio è andato fuori di testa, arrivando a contestare alla ministra di non conoscere le leggi che regolano la sanità.Può anche essere ma l’interpretazione burocratica delle leggi  ha scarso rilievo rispetto alle immagini di degrado trasmesse dalle inchieste giornalistiche. Semmai  la legge penale avrebbe già dovuto  individuare e punire i responsabili di quel degrado.Oliverio cerca di scaricare le responsabilità sui commissari che,certamente, non si possono chiamare fuori  ma è l’intero dipartimento della sanità, con i suoi dirigenti e funzionari, che viene chiamato in causa.

Non sappiamo se configura profili di responsabilitrà penale  non aver presentato bilanci dal 2013  all’ASP di Reggio  ma di sicuro nessuno ne ha chiesto conto. Se oggi il nuovo direttore generale,Belcastro,soltanto prendendo in esame un solo anno di esercizio ha scoperto che abbiamo pagato agli ospedali delle regioni del nord decine di milioni di euro per pazienti non calabresi-che quindi non avevano diritto- e per prestazioni non dovute, vuol dire che siamo ai livelli massimi di negligenza e inadempienza rispetto ai doveri di ufficio.

La ministra Grillo insiste nel ritenere il presidente Oliverio responsabile dello stato di degrado della sanità calabrese perché non ha vigilato come era suo dovere e Oliverio fa la vittima  appellandosi pateticamente all’amore per la sua terra per servire la quale è stato eletto a capo del governo regionale.Una reazione risentita , emotiva e priva di riferimenti a iniziative concrete, a interventi effettuati salvo la costante lamentazione che il regime commissariale  non portava a risultati concreti e che, anzi,la situazione peggiorava e ci si muoveva sotto  la linea di galleggiamento dei livelli essenziali di assistenza (LEA).

Non è dato prevedere che contenuto avrà il decreto che la ministra sta preparando ma viene spontaneo chiedersi se , a fronte di quanto denunciato dalle inchieste giornalistiche circa il degrado di alcuni ospedali, non spetti alla magistratura entrare in campo. Il diritto alla salute è tale se garantito dalla legge che, eventualmente, deve intervenire con rigore quando questo diritto viene offeso e messo in discussione. In questa ultima vergogna degli ospedali calabresi forse è il caso che la magistratura ci metta mano. I milioni non dovuti agli ospedali del nord non è detto che siano frutto soltanto di negligenza e irresponsabilità.