MASSIMO BORDIN  VOCE STORICA DI RADIO RADICALE CI HA LASCIATO…

 MASSIMO BORDIN  VOCE STORICA DI RADIO RADICALE CI HA LASCIATO…

Nelle ultime trasmissioni che ha fatto da Radio Radicale si coglieva nella voce la sofferenza che  doveva affrontare per leggere e commentare i giornali nella conosciutissima rubrica “Stampa e Regime” che conduceva ogni mattina da oltre trentanni. Prima di ricordare la figura di grande professionista che è stato, la monumentale cultura politica, la sottile ironia di chi sa vedere oltre le parole, Massimo Bordin era un gran signore, una persona per bene nel senso pieno della parola  e lo era anche nello scontro politico che come radicale non disdegnava.

Ma la sua rassegna stampa mattutina si è imposta, a tutti i livelli, politici , istituzionali e  culturali  per l’onestà intellettuale che la connotava.                              Leggeva le critiche politicamente più aggressive contro i radicali  con tono pacato e neutrale riservandosi soltanto a fine lettura un commento nel merito ,segnalando inesattezze , contestualizzando le critiche nell’attualità politica per metterne in evidenza le finalità.

Massimo Bordin ha seguito per Radio Radicale i più importanti processi della storia repubblicana  semplificando per il vasto pubblico di Radio Radicale gli aspetti tecnico-giudiziari , le strategie difensive, la rilevanza e il peso dei testimoni,la loro storia, la loro appartenenza.

E’ un brutto colpo per Radio Radicale perché Massimo Bordin se ne va nel momento più difficile che sta vivendo la radio voluta da Marco Pannella, esposta al rischio di chiusura dopo la decisione del governo in carica di non  rinnovare la convenzione e, quindi , il finanziamento come servizio pubblico di informazione che Radio Radicale ha garantito fino ad oggi a tutto ciò che accade nel nostro Paese, istituzioni di governo , camere legislative,partiti politici, organismi della magistratura associata, camere penali, istituti carcerari,dibattiti,comizi,interviste,conferenze stampa di oggettiva rilevanza a prescindere dall’eventuale ancoraggio identitario a determinate forze politiche. Un servizio “pubblico” che la RAI,in assoluto, non è mai riuscita ad eguagliare.

Di questo patrimonio di onestà politica e intellettuale Massimo Bordin era la voce più autorevole, conosciuta e rispettata. Anche Marco Pannella, dominus  incontrastato del Partito Radicale, nelle sue conversazioni domenicali con Massimo Bordin, si doveva misurare con lo spessore professionale e il rigore intellettuale del conduttore di “Stampa e regime”. Hanno dato vita in diretta radiofonica a scontri di grande livello sui temi dell’attualità politica, entrambi impegnando la ricchezza  delle singole esperienze e conoscenze, con grande autonomia di giudizio e spirito libertario come si confaceva a due radicali di rango che si confrontavano pubblicamente. Non è una forzatura affermare che nessun altro ha tenuto testa intellettualmente a Marco Pannella come Massimo Bordin  ricevendone  una immensa stima .Era un fumatore accanito come  Pannella e probabilmente ne ha seguito la stessa sorte. Nel pantheon degli spiriti libertari  e delle coscienze laiche   oggi Pannella  e Bordin si ritrovano insieme a testimoniare una vita vissuta, contro ogni forma di violenza e di discriminazione, per il superamento delle  disuguaglianze, per una giustizia “giusta”  e,  a tutte le latitudini , in difesa e a sostegno dei popoli combattenti per la libertà e il valore della persona.