REGIONE:SI NAVIGA A VISTA IN ATTESA DEL PEGGIO
Se un cittadino si chiede di che cosa si sia occupato il consiglio regionale in 8 mesi, a partire dal mese di gennaio,o confessa di non saperne nulla o, se ne ha seguito l’attività e su CAMTELE3 le sedute del consiglio regionale, risponderà che si è occupato di se stesso e cioè degli assessorati e delle commissioni da spartirsi, dei vitalizi, delle dimissioni di Pippo Callipo che ha abbandonato per impraticabilità politica del campo,di altre insignificanti procedure lontanissime dai problemi reali.
Si dirà che non è compito del consiglio governare,che è compito della giunta presieduta da Jole Santelli , ma anche qui la risposta del cittadino, se informato,è che dopo un fuoco d’artificio sull’immagine della Calabria da affidare a registi di successo come Muccino prodottosi in 4 cortometraggi di due minuti ciascuno,con risultati tutti da valutare rispetto al costo dell’opera, bisogna tenere conto anche dell’incarico dato ad altri filmaker di produrre audiovisivi della durata di 30 minuti sulla Calabria, presumibilmente su storia ,arte, monumenti, paesaggi,tradizioni,artigianato,centri storici, castelli ecc. ecc..Per contro, a differenza delle altre regioni, sui grandi giornali e sulle più importanti reti televisive nemmeno una inserzione pubblicitaria del tipo “La Calabria vi attende”, di quelle convenzionali ma produttive.
E dire che si era anche cercato surrettiziamente di far valere, come elemento di particolare attrazione, la bassa contagiosità registrata in Calabria a proposito del Corona-virus.Per proprietari e gestori di ristoranti sono stati messi in campo dei bonus familiari per trascorrere gratuitamente un fine settimana in una struttura alberghiera calabrese.Chissà se qualcuno renderà noti i dati e le modalità relativi all’utilizzo di questi bonus.Per il resto tutto è andato secondo gli impulsi del mercato in una sorta di deregulation generale in cui ognuno doveva cercare di arraffare dalla propria attività,albergo,ristorante o stabilimento balneare, il più possibile, alla faccia del virus,dei distanziamnenti e delle mascherine.Jole Santelli ha voluto essere la prima ad aprire le discoteche e la prima a chiuderle ma non si hanno riscontri dell’utilità della prima e della seconda decisione, a parte le comparsate televisive di cui ha potuto godere. Turismo,dunque, per modo di dire, alla calabrese, dopo aver sollecitato entusiasmi per i cortometraggi di Muccino e la nomina di Gianni Minoli alla Film Commission. I calabresi hanno reagito con la stessa indifferenza che ha accompagnato la fino ad oggi inutile nomina di Capitano Ultimo all’ambiente.Insomma dopo aver cazzeggiato col turismo e con l’immagine della Calabria, impegnando milioni di euro a beneficio di organizzazioni del settore collocate e operanti fuori regione, consiglio e giunta sono arrivati a settembre senza aver fatto nulla di serio per il ritorno a scuola e per fronteggiare l’eventuale “seconda ondata” autunnale del corona-virus.Se qualcosa si è fatta lo si deve ai presidi e agli insegnanti di quotata sensibilità e responsabilità che hanno dovuto fare i conti con le resistenze e le pastoie della solita burocrazia, buona per frenare,ostacolare,impedire e mai per realizzare, accelerare,collaborare guardando alle finalità e agli obiettivi.Lo scenario politico-governativo regionale, dunque, è quanto mai desolante e seminato di emergenze, dalla sanità alla scuola, dalla gestione dei rifiuti a un welfare mirato e non clientelare.Se dovesse andare con i 209 miliardi europei come il ministro Provenzano auspica per il Mezzogiorno, i calabresi debbono avere consapevolezza degli uomini che siedono in giunta e in consiglio regionale, della loro adeguatezza, capacità e competenza. Sono loro l’immagine della Calabria reale, “saudita” più di quella di Oliverio, che nessun Muccino o Francis Coppola può mascherare con maquillages cinematografici.Si naviga a vista col rischio di “carneficine”prevedibili per le quali è stato fatto poco o nulla e che soltanto dall’alto dei cieli potranno essere scongiurate e impedite.