TANTI SALUTI AL COMMISSARIO GUIDO LONGO…SENZA RIMPIANTI…

TANTI SALUTI AL COMMISSARIO GUIDO LONGO…. SENZA RIMPIANTI…..

Roberto Occhiuto, neo-presidente del governo regionale, è stato nominato commissario alla sanità dal consiglio dei ministri. Al di là di quanto potrà fare Occhiuto in una situazione disastrata quale è la sanità calabrese, l’averci liberato della inutile presenza del  supercommissario Longo meriterebbe già una standing ovation. Ma non è su Longo che bisogna infierire, semmai evidenziare la stupidità politica e capacità di valutazione del ministro Speranza che ha messo in mano a Longo  le vergogne e le ruberie della sanità calabrese, negandogli  gli strumenti necessari per poter efficacemente intervenire e risolvere almeno qualche problema.E siccome il ministro Speranza ha sempre saputo dell’inadeguatezza di Longo per un ruolo difficile e complesso anche per il più quotato manager della sanità, porta la responsabilità della situazione che Longo lascia, oggettivamente aggravata dall’assenza di ogni iniziativa concreta a fronte delle risorse disponibili che non ha saputo utilizzare.

Roberto Occhiuto rileva una situazione drammatica se si considera la vicenda dei due cittadini calabresi deceduti perché l’ambulanza è arrivata tardi e senza medico a bordo.A dirla senza diplomazie, in Calabria si muore perché, nei fatti, non è più garantito il diritto alla salute e, come ha denunciato il coraggioso medico curante della donna deceduta a Villa San Giovanni,Salvatore Oriente, in una lettera aperta al ministro Speranza, siamo in presenza di un omicidio di cui sono responsabili le istituzioni inadempienti e i calabresi colpevolmente rassegnati.

Comprensibile la difficoltà per Occhiuto da dove cominciare  ma senso pratico suggerirebbe di stralciare “ il passato”, nel senso di affidarlo ad una task force di provenienza almeno altoatesina perché sia fatta verità e giustizia, e intervenire sul presente, con tutta l’urgenza possibile e con tutte le decisioni adottabili. A costo di farsi nemici che gli renderanno la vita difficile ma che alla fine soccomberanno.Deve venire fuori il marcio, pubblico e privato, che sta a monte del disastro sanitario.Diversamente non se ne esce. I bilanci inaffidabili e non approvati delle ASP non debbono bloccare la gestione corrente perché a pagarne le conseguenze sono i calabresi bisognosi di cure e costretti a rivolgersi agli ospedali del nord, con aggravio di costi per le casse regionali che già pagano annualmente 300 milioni di euro per la migrazione sanitaria.

Occhiuto ha dalla sua parte il pronunciamento della Corte Costituzionale che fa abbligo al governo nazionale, decisore della gestione commissariale, di fornire al commissario nominato il personale necessario, competente e qualificato, per poter fare pulizia in profondità e rimettere in piedi un servizio sanitario che deve garantire ai calabresi il diritto alla salute per come lo sancisce la Costituzione e per come viene riconosciuto ai cittadini che non hanno avuto la sfortuna di nascere in Calabria. ( Nella foto il commissario Guido Longo )