Probabilmente Roberto Occhiuto ci crede veramente nella possibilità di dare alla Calabria opportunità che fino ad oggi non ha avuto. Gioca a suo favore l’esperienza politica fatta a livello nazionale fino a ricoprire alla Camera la carica di capogruppo di Forza Italia. Non tanto per la carica in sé ma per le relazioni che quella carica gli ha consentito dovendo pronunciarsi su questioni di rilevanza nazionale. Una esperienza che fino ad oggi gli ha giovato e che ha favorito i suoi accessi a Palazzo Chigi. Questo per dire che Roberto Occhiuto non si muove a caso e dove bussa sa che gli verrà aperto.
Mario Oliverio, per ottenere la fine della gestione commissariale in sanità, era stato costretto a minacciare di incatenarsi davanti a Palazzo Chigi, là dove a Roberto Occhiuto la nomina a commissario gli è venuta a pochi giorni dal suo insediamento.
Ha già incontrato Mario Draghi un paio di volte, ha chiesto aiuto per le competenze e le professionalità di cui ha bisogno la Calabria per bonificare la sanità e concorrere ai vantaggi offerti dal PNRR.
Anche questa sua intuizione di portare la Calabria all’expo di Dubay negli emirati arabi riflette una visione per niente provincialistica e di sopravvivenza. E’ consapevole di quanto vale il porto di Gioia Tauro ,avendo avuto la possibilità di confrontarsi con chi di porti, rotte mediterranee, transhipment se ne intende. Spirlì e chi prima di Spirlì ha governato la regione non hanno avviato iniziative relative alla ZES (zona a economia speciale) e all’area “retroporto” riconquistato dalle pecore che vi pascolano.
Volare alto è proprio di quanto ha bisogno la Calabria e ben venga l’expo di Dubay ma non bisogna confondere gli annunci con le iniziative concrete.Roberto Occhiuto propende a confondere gli annunci con le realizzazioni. Molto bene il sopralluogo fatto al porto con l’ammiraglio Agostinelli per fare il punto ma , per fare del porto di Gioia Tauro un punto di forza dello sviluppo calabrese deve coinvolgere le forze produttive e sindacali per renderle consapevoli delle possibilità che ci vengono offerte dall’expo di Dubay ai miliardi in arrivo del PNRR. Gli ostacoli non vengono dalla politica, per quanto malmessa, ma dagli apparati burocratici da sempre inadeguati,incompetenti, subcolti, incapaci di capire la posta in gioco avendo fatto carriera per bassi servizi elettorali al potere politico. (Nella foto Porto di Gioia Tauro)