SALVINI FA FINTA DI AVER VINTO E CHIEDE I MINISTERI PIU’ IMPORTANTI OLTRE ALLA SOLFA DELLA FLAT TAX QUOTA 41 PER LE PENSIONI E LO SCOSTAMENTO DI BILANCIO. GLI BATTONO LE MANI E LUI E’ CONTENTO MENTRE GIORGETTI LO GIUBILA AFFERMANDO: “SALVINI CANDIDATO NATURALE AL VIMINALE”.
estratto da www.repubblica.it
Il Consiglio federale della Lega conferma il pieno mandato a Matteo Salvini a trattare con gli alleati. Il Carroccio non dà nomi ma indica una lista di ministeri a cui è interessato. Tra questi ci sono il ministero dell’Interno, le Infrastrutture, l’Agricoltura, la Giustizia, il Lavoro, e gli Affari regionali o Riforme per l’autonomia. Tra le richieste, quella di chiudere la stagione dei tecnici. Giancarlo Giorgetti: “Salvini candidato naturale al Viminale”. Luca Zaia chiede la riconferma dei ministri uscenti. Il leader leghista ha aperto l’assise alla Camera mostrando la prima pagina di Repubblica che titolava “Sotto assedio”. “C’è un brutto clima. Basta una testa calda…”, ha commentato Salvini. Luca Zaia ha suggerito a Matteo Salvini di chiedere la conferma dei tre ministri leghisti uscenti durante la riunione del consiglio federale della Lega. Erika Stefani, Massimo Garavaglia e Giancarlo Giorgetti hanno fatto bene in posti chiave come Disabilità, Turismo e Sviluppo economico per un anno e mezzo, è giusto riconfermarli, ha sostenuto il presidente della Regione Veneto, secondo quanto si apprende da fonti qualificate. Collegato con la riunione del federale a Roma, Zaia poi ha indicato come condizione imprescindibile ottenere per la Lega il ministero per gli Affari regionali, in modo da concludere e approvare il percorso per l’autonomia differenziata. Al posto di Gelmini, ha sottolineato, deve andare un leghista, veneto o lombardo. Tra gli altri dicasteri che il governatore ha consigliato a Salvini di inserire nella trattativa con Giorgia Meloni vi sono la Sanità, le Infrastrutture e l’Agricoltura. “C’è una lista di ministeri interessanti per la Lega ma non abbiamo parlato di nomi”. Così il ministro per lo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti intercettato dai cronisti al termine del consiglio federale della Lega. L’unico candidato Lega al Viminale è Salvini? “Mi sembra un candidato naturale”, risponde Giorgetti. Nel corso del consiglio federale del Carroccio sono stati ipotizzati gli scenari futuri, ribadito l’ottimo lavoro della Lega di governo, ricordata la necessità di riportare al centro “la buona politica” chiudendo così la stagione dei tecnici. E’ quanto riferiscono fonti di via Bellerio. Matteo Salvini, spiegano le stesse fonti, ha ricordato che la Lega ha donne e uomini di valore “che possono ricoprire incarichi di grande responsabilità” e alla fine ha confermato di avere “idee chiare” sul da farsi e sulla squadra da portare al governo. Nessuna lista di ministri o nomi è emersa dal consiglio federale della Lega. Durante la riunione invece si è discusso a lungo sui temi cari al partito di Matteo Salvini e quindi ai ministeri cui punterebbe. Tra questi ci sono il ministero dell’Interno, le Infrastrutture, l’Agricoltura, la Giustizia, il Lavoro, e gli Affari regionali o Riforme per l’autonomia. Nella riunione si è sottolineato, riferiscono fonti parlamentari, che i ‘desiderata’ sono soprattutto il Viminale e il dicastero delle Riforme e delle Autonomie. C’è chi ha chiesto di puntare sulla Sanità o su altri dicasteri, ma è prevalsa la tesi di rilanciare su Infrastrutture e Agricoltura. Al ministero dell’Interno la Lega ha fatto bene, dobbiamo rivendicare i risultati ottenuti, il ragionamento. Ma Salvini, secondo quanto viene riferito, non ha fatto alcun nome. Ha chiesto allo stesso tempo unità perchè in questo momento serve compattezza per poter trattare sulla formazione dell’esecutivo, il ‘refrain’. “Avanti tutta sull’estensione della Flat Tax fino a 100.000 euro di fatturato e superamento della legge Fornero grazie a Quota41 per dare opportunità ai giovani”: è il succo – informa la Lega – dei ragionamenti di molti membri del consiglio federale, in corso a Roma, che individuano nella revisione del reddito di cittadinanza, nel taglio della burocrazia e nello sblocco dei cantieri altre priorità. Prima emergenza da affrontare e risolvere – aggiungono le stesse fonti – quella delle bollette e del caro-energia, con un intervento importante che la Lega invoca da tempo, in attesa di un’azione, se mai ci sarà, a livello europeo.