RASSEGNA STAMPA

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NATALE AMARO PER MATTEO SALVINI CHE VEDE PROGRESSIVAMENTE SFALDARSI LA SUA LEADERSHIP. LA BASE LEGHISTA È IN FERMENTO E GUARDA AL COMITATO DI BOSSI PER RECUPERARE L’IDENTITÀ NORDISTA. LA PARTITA VERA SI GIOCA IN LOMBARDIA ALLE REGIONALI. SE L’ALA ” BOSSIANA” DECIDE DI SOSTENERE LA MORATTI PER SALVINI LA SCONFITTA È SCONTATA. GLI RESTANO I PARLAMENTARI “NOMINATI’ MA, SE PERDE LA SEGRETERIA, COMINCERANNO GLI ABBANDONI PER LA GIOIA DI GIORGETTI E DELLA MELONI.

Estratto dell’articolo di Carmelo Caruso per “il Foglio”

Se la svuota ancora può perfino affittarla: “Lega per Salvini premier, si loca”. In Lombardia ha perso quattro consiglieri regionali in un mese. Ieri ne sono usciti tre. Sono stati espulsi. Umberto Bossi: “Chiederò a Salvini l’annullamento delle espulsioni”. A Gratosoglio, a Milano, due giorni fa, quando i giornalisti gli hanno chiesto cosa pensasse dei leghisti in fuga, Salvini ha replicato: “Solo fantasie che interessano i giornalisti”. […]  I consiglieri regionali che hanno deciso di abbandonare il gruppo della Lega sono Antonello Formenti, Federico Lena, Roberto Mura. Li ha preceduti Gianmarco Senna, il leghista più votato a Milano. Formenti, Lena, Mura aderiscono al Comitato Nord, la corrente del fondatore della Lega. Sia loro sia il Comitato non hanno intenzione, da quanto garantito, di sostenere Letizia Moratti. Non sono usciti contro le posizioni del loro presidente Attilio Fontana. Sono usciti perché non si riconoscono nella Lega di Salvini. […]  A cosa serve una ricandidatura in un partito che ormai scivola al sei per cento? Cecchetti ha parlato di “tradimento” e aggiunto che sarebbe opportuna la “correttezza”. Detto da questo segretario, che in Lombardia è riuscito a inimicarsi un’intera comunità, è singolare. La base avrebbe chiesto di sostituirlo con una figura come l’ex ministro Garavaglia. Ma Salvini sa cosa vuole la base? I tre fuoriusciti in serata sono andati da Umberto Bossi, un fondatore che, in carrozzina, ospedalizzato, da settimane aspetta di essere ricevuto da Salvini. Da settimane Bossi deve mendicare un appuntamento da un segretario che usa come metodo di lavoro la contumacia: scompare. […]  In silenzio, chi è rimasto deve accettare le decisioni di un politburo che tra le altre cose si è lasciato scalare da Forza Italia. Sembra inverosimile ma è cosi. Oltre alla Sardone che è cresciuta politicamente in FI (europarlamentare, commissaria della Lega di Milano; un suo fedelissimo è capogruppo del consiglio della città metropolitana, Samuele Piscina) alle prossime elezioni regionali sarà candidato dalla Lega Alan Rizzi, assessore alla Casa, ex Forza Italia.  Verrà candidato come capolista nel collegio di Milano. L’unico leghista che ha i voti, ma un suo pensiero, Fabio Rolfi, starebbe per essere candidato come sindaco a Brescia. Nella Lega vale l’adagio di un vecchio direttore, grande giornalista. “Hai una buona idea? Un consiglio. Tienitela”. Quando questo partito sarà svuotato, Salvini sarebbe capace di dire: “In fondo era troppo grande per noi”.