“UN GIORNO DA PECORA” È UNA TRASMISSIONE RADIOFONICA DI SUCCESSO CHE PUNTA A FARE EMERGERE LA PARTE MENO NOTA E MENO RACCONTATA DEI PERSONAGGI CHE METTE SOTTO SCHIAFFO. SI FA PER RIDERE MA SI AFFRONTANO QUESTIONI SERIE. PER UN POLITICO SUPERARE LA PROVA DI “UN GIORNO DA PECORA” È MOTIVO DI SODDISFAZIONE E AUTOSTIMA. TRAVAGLIO, DIRETTORE DE “IL FATTO QUOTIDIANO”, È SOLITO MARAMALDEGGIARE E RIDURRE A CARICATURA I PERSONAGGI CHE NON GLI VANNO A GENIO. E’ OSPITE FISSO DELLA TRASMISSIONE DELLA GRUBER ED È MEDIATICAMENTE CONTESO DAI TALK SHOW. HA DI SOLITO UNA ESPRESSIONE VOLUTAMENTE INSOLENTE E NON DA TREGUA AI PERSONAGGI CHE DECIDE DI PERSEGUITARE. CON MATTEO RENZI HA APERTO UN CONFLITTO CHE GLI COSTANO QUERELE A RAFFICA. E’ RITENUTO DI FATTO IL “CONSIGLIORI” DI GIUSEPPE CONTE MA LUI NEGA. SOGNA DI ESSERE CONSIDERATO IL MONTANELLI DEL GIORNALISMO CONTEMPORANEO MA NON È ANDATO AL DI LÀ DELLE GIACCHE DI VELLUTO E DEI MAGLIONI A COLLO ALTO. CON QUELLO CHE C’È IN GIRO È PROFESSIONALMENTE ATTREZZATO PER REGGERE SCONTRI DURI.
Da “Un Giorno da Pecora – Rai Radio1”
“Elly Schlein mi piace, mi sta simpatica ma deve ancora dimostrare tutto. Ieri da Fazio non mi pare abbia dimostrato molto, siamo ancora alla ‘supercazzola’”. A parlare, ospite di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, è il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio, intervistato da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro. Chi ha votato alle ultime politiche? “Conte, che penso sia stato un buon presidente”. Ha un rapporto personale col leader 5S? “No”. C’è chi dice che sia lei a dargli la linea politica. “E questa è una bella scemenza, una scemenza totale. Se avessi dato io la linea non sarebbero mai entrati nel governo Draghi. Io non do la linea, io scrivo quello che penso sul giornale poi loro fanno quel che vogliono”. Matteo Renzi talvolta la chiama la vedova di Conte… ”Per un cadavere politico parlare di vedove non conviene. Lui è il classico caso di killer politico dove invece che morire la vittima muore il killer stesso”. Come vedo il momento politico del leader Iv? “Sta cercando di convincere qualcuno sul fatto che lui sia indispensabile, anche se non è così. Avere Renzi in maggioranza non ha mai portato bene a chi ce lo aveva, anche quando lui era nella sua stessa maggioranza”. Come reagirebbe se suo figlio le dicesse: papà, sono renziano? “Risponderei come La Russa: mi dispiacerebbe un po’…” Peggio renziano che berlusconiano? “Non lo so, in questo momento il rispetto per le minoranze è fondamentale”. Con chi andrebbe a pranzo tra il leader di Iv e quello di Fi? “Tutta la vita con Berlusconi – ha detto Travaglio a Un Giorno da Pecora -, ora non so come è messo ma mi pare molto più divertente, me lo immagino almeno”. Lei è considerato un giornalista particolarmente attento e preciso. anche da bambino, a scuola, era così pignolo? “Sono preciso, non pignolo”. Copiava i compiti o li faceva copiare? “A scuola non passavo i compiti e mai li ho copiati, ai miei tempi non si usava. Ero molto curioso, alzavo spesso la mano per fare delle domande”. E’ vero che lei ha un enorme archivio personale su fatti e personaggi di cui si occupa. “Non è un archivio digitale, è fatto di ritagli, che ogni volta ripongo in una cartellina. Ci sono cartelline biografiche che riguardano dei personaggi, ne ho tre o quattro scaffali delle dimensioni di una parete. E poi ci sono casi importanti – ha raccontato a Un Giorno da Pecora il giornalista – essendomi occupato a lungo di cronaca giudiziaria”.