PASSERÀ ALLA STORIA LA RIUNIONE DEL CDM E CONFERENZA STAMPA A SEGUIRE TENUTASI A CUTRO A DUE SETTIMANE DAL TRAGICO NAUFRAGIO. BASTAVA GUARDARE LE FACCE DELLA MELONI E DEI SUOI MINISTRI PER COGLIERE LA TENSIONE CHE SOTTOSTAVA ALLA MESSINSCENA DEL VALORE SIMBOLICO DELLA LOCATION. UNA SCELTA FINALIZZATA A RISOLLEVARE L’IMMAGINE DEL GOVERNO IN CARICA MOSTRATOSI POCO COINVOLTO COL SENTIMENTO COLLETTIVO DELL’INTERO PAESE PER LE VITTIME INNOCENTI DEL NAUFRAGIO E DEI LORO FAMILIARI ACCORSI DA OGNI ANGOLO D’EUROPA. NON C’È STATA LA VISITA ALLE SALME, ANCORA FERME AL PALASPORT DI CROTONE, ED È SFUGGITA AL CONTROLLO LA CONFERENZA STAMPA CHE, NELLE INTENZIONI, SI VOLEVA ADEGUATAMENTE ADDOMESTICATA. LA COMPATTEZZA, DAI PIÙ OSTENTATA , NON DAVA CONTO DELLO SCONTRO FRA LA LINEA DI SALVINI RESTRITTIVA SUL FLUSSO MIGRATORIO E LA LINEA DELLA MELONI PROIETTATA VERSO ACCORDI EUROPEI IN UNA LOGICA DI ACCOGLIENZA CONTROLLATA ANCHE A SUPPORTO DELLA CARENZA DI MANODOPERA DEL MONDO PRODUTTIVO. IL CONTRASTO FRA LINEE POLITICHE EMERGERÀ VEROSIMILMENTE, NELLE SCELTE IMPEGNATIVE CHE ATTENDONO IL GOVERNO. PER ORA L’HA SPUNTATA SALVINI SU CROSETTO CHE VOLEVA MAGGIORI POTERI D’INTERVENTO PER LE NAVI MILITARI AL FINE DI RIDIMENSIONARE IL POTERE D’INTERVENTO DELLE GUARDIE COSTIERE CHE RICADONO NELLA COMPETENZA DEL MINISTERO DI SALVINI.
Estratto dell’articolo di Marcello Sorgi per “La Stampa”
Parole come “flussi regolari” e “corridoi umanitari” erano già entrate in passato in altre leggi sull’immigrazione, senza che poi in pratica se ne facesse nulla. Ma se cautela e scetticismo stavolta possono leggermente attenuarsi è perché la spinta a dare una svolta in senso umanitario a queste politiche, dopo la tragedia di Cutro, viene dalla Commissione Europea, e in particolare dalla presidente Von der Leyen.[…] Certo, fa una certa impressione vedere sotto il testo del decreto la firma della leader che per anni, quand’era all’opposizione, s’è spesa sulla proposta impossibile dei blocchi navali per fermare le partenze dei clandestini. È la conferma che Meloni ha scelto di giocare fino in fondo la partita europea, in vista dell’appuntamento elettorale del prossimo anno, ma anche che ha preso consapevolezza delle responsabilità connesse al nuovo ruolo che ricopre. […] Inoltre, puntando sull’apertura controllata delle porte agli immigrati e sull’assistenza ai profughi, la premier in un certo senso sfida le opposizioni, che quelle proposte le hanno avanzate tante volte, e adesso dovranno confrontarsi in Parlamento. […] Meloni e Salvini si sono sforzati di far passare la prima e la seconda metà dei decreti varati ieri dal Consiglio dei ministri riunito a Cutro come due parti complementari, nel senso che ci può essere spazio per gli ingressi regolari solo se c’è severità nella chiusura a quelli irregolari. […] La realtà è che […] hanno scelto due linee opposte. Chissà fino a quando riusciranno a farle convivere.