LA SI VUOLE FARE PASSARE PER UNA PROTESTA SPONTANEA MA LA TEMPISTICA E LE MODALITÀ DI GUERRIGLIA URBANA DICONO CHE LA PROTESTA ESPLOSA IN TUTTA LA FRANCIA ERA PIANIFICATA. APPENA IL GOVERNO, CON UNA PROCEDURA LEGITTIMA MA ECCEZIONALE, HA APPROVATO L’INNALZAMENTO DELL’ ETÀ PENSIONABILE, INIZIANDO DA PARIGI, LA PROTESTA SI È ESTESA NELLE CITTÀ PIÙ IMPORTANTI CON DANNI ALLE AUTO E ALLE VETRINE, CASSONETTI DATI ALLE FIAMME, SCONTRI CON LA POLIZIA, CENTINAIA DI FERMI. VISTA DALL’ITALIA LA PROTESTA VIENE CONSIDERATA SPROPORZIONATA ALL’INNALZAMENTO DELL’ ETÀ PENSIONABILE ANCHE PERCHÉ LA LEGGE FORNERO È STATA BEN PIÙ PESANTE E ANCORA OGGI FA DISCUTERE. IN ITALIA SONO IN ELABORAZIONE IL REDDITO DI CITTADINANZA E L’AUTONOMIA REGIONALE DIFFERENZIATA , DETTA ANCHE LA “SECESSIONE DEI RICCHI”. MOLTO DI PIÙ DEI DUE ANNI CON CUI MACRON HA VOLUTO PROLUNGARE L’ETÀ PENSIONABILE. E’ AUSPICABILE CHE IL GOVERNO RIFLETTA BENE PRIMA DI AVVENTURARSI IN PROVVEDIMENTI IMPOPOLARI CHE COLPISCONO LE FASCE ECONOMICAMENTE PIÙ DEBOLI DEL CORPO SOCIALE.
Tullio Giannotti per l’ANSA
Notte di rabbia e fuochi a Parigi, dove la situazione si è infiammata in diversi quartieri dopo che le mozioni di sfiducia non sono riuscite a provocare la caduta del governo e del progetto di riforma delle pensioni. Mentre nella zona dell’Assemblée Nationale la manifestazione pacifica si stava sciogliendo, i primi gruppi di dimostranti si sono diretti verso il quartiere dell’Opéra. Tutta l’avenue de l’Opéra, che conduce dal Palais Garnier al Louvre, è stata punteggiata dai cassonetti bruciati, molti i danni alle vetrine e all’arredo urbano: panchine distrutte, biciclette e motorini incendiati. I manifestanti delle operazioni definite “selvagge” (non autorizzate) hanno cominciato a spostarsi di quartiere in quartiere arrivando fulminei in gruppi di 200-300 persone, precedendo e prendendo di sorpresa la polizia. Poco dopo mezzanotte, le autorità hanno fatto sapere che 400 uomini erano stati schierati per l’emergenza e che 142 persone erano state fermate. Si segnalano 11 fra poliziotti e gendarmi feriti. In realtà si tratta di un numero parziale, poiché le “invasioni” dei quartieri con gli incendi di cassonetti si sono protratte per tutta la serata e la polizia ha effettuato decine di cariche. Il leader della sinistra radicale Jean-Luc Mélenchon ha protestato per “arresti violenti” compiuti dalla polizia e ha chiesto l’immediata cessazione della repressione. Poco prima di mezzanotte, i gruppi di “casseur” si sono spostati lungo l’asse che va dal quartiere Opéra-Saint-Lazare fino alla rue Montmartre, quindi hanno investito la Bastiglia. A mezzanotte, in pochi minuti, non più di 200 giovani hanno incendiato cassonetti, montagne di rifiuti anche davanti alle vetrine dei negozi, distrutto al loro passaggio biciclette, panchine, tabelloni pubblicitari. In pochi minuti, fuga generale e arrivo della polizia con i blindati e pompieri al seguito a spegnere le fiamme. Intanto un migliaio di persone si sono riunite a Strasburgo, nell’est del paese, danneggiando vetrine di banche e dando fuoco a cassonetti e insegne pubblicitarie. Scontri a Lille, sulla place de la République, a Lione, dove alcune centinaia di giovani hanno lanciato oggetti contro la polizia che ha risposto con cariche. Bottiglie incendiarie, gas lacrimogeni, cariche, anche a Nantes, mentre a Rennes, in Bretagna, centinaia di persone hanno eretto barricate con materiale di cantiere e le hanno successivamente incendiate.