(nella foto Beppe Grillo)
SIA PURE CON QUALCHE RITARDO GIUSEPPE CONTE HA CONFERMATO IL TRIBUTO DI 300MILA EURO A BEPPE GRILLO PER IL SUO BLOG E PER LE COMPARSATE IN CAMPAGNA ELETTORALE. NEL MOVIMENTO NON MANCANO I MUGUGNI MA NESSUNO SI ESPONE. PER CHI HA PERSO IL REDDITO DI CITTADINANZA NON È CERTO UNA CONSOLAZIONE.
Estratto dell’articolo di Brunella Bolloli per “Libero quotidiano”
Dal reddito di cittadinanza al reddito di “grillanza”: una volta i Cinquestelle pensavano ai poveri, oggi pensano a foraggiare chi indigente proprio non è. Parliamo del fondatore Beppe Grillo, fresco di rinnovo di un contratto da 300mila euro […] Grillo […] ha avuto anche un’altra formidabile intuizione: quella di passare dal palcoscenico dei suoi tour a quello virtuale del suo blog facendosi pagare per fare lo show anche lì. Come un dipendente di lusso. E il blog, un tempo bibbia del pensiero Cinquestelle, poi a lungo silente (specie dopo il divorzio dalla Cassaleggio Associati), oggi di nuovo attivo, è però adesso più distante dai parlamentari M5S. Tra i contributi non si notano, infatti, i nomi di deputati o senatori pentastellati, non vi è riferimento come in passato a questioni di politica interna, non ci sono i commenti della famigerata “base” ad animare il dibattito grillesco. Tutto cambia e […] Quale è esattamente il ruolo del comico ligure? Il consulente per la comunicazione. Ma attenzione, non un competitor di Rocco Casalino, il portavoce di Giuseppi che avrebbe sognato la candidatura, ma lo stratega delle campagne elettorali, il frontman per i comizi, l’animatore del villaggio pentastellato. Di solito un leader si spende gratis per il proprio partito, non Grillo che ha stipulato con il suo Movimento un contratto da 300mila euro l’anno. Scaduto a maggio, Conte glielo ha appena rinnovato, come ha rivelato lo stesso ex presidente del Consiglio alla festa del Fatto quotidiano. Top secret, però, i dettagli tra le parti, com’è nello stile dei grillini trasparenti quando pare a loro. «Il contratto di Grillo? Non riguarda il nostro gruppo parlamentare», precisa a Libero Emiliano Fenu, tesoriere M5S alla Camera. Ed è chiaro che sia così altrimenti dovrebbe essere tutto rendicontato e invece non c’è traccia del documento che sta facendo fibrillare la pattuglia parlamentare. Sul sito di Montecitorio, alla voce amministrazione trasparente, ci sono ancora alcuni versamenti di poca entità a Rousseau, fermi al 2021, ma per sapere qualcosa sul compenso del garante bisogna chiedere al tesoriere del Movimento Cinquestelle, l’ex sottosegretario Claudio Cominardi, e a Nina Monti, la cantautrice romana titolare della società che cura il blog di Grillo (le cui spese vive si aggirano sui 200mila euro). Rumors danno la Monti in lista alle Europee per il M5S. Ufficialmente nessuno si sbottona sui soldi intascati dal fondatore, ma di fronte alla promessa di anonimato i grillini si sfogano: «Assurdo parlare di reddito di cittadinanza e poi pretendere somme del genere», «Conte ha deciso di venire a patti con Grillo: tu non mi rompi i c…i sulla gestione politica del Movimento e io ti rinnovo il contratto». […] in tanti avrebbero smesso di versare il contributo mensile al Movimento ormai a tutti gli effetti partito, specie da quando i vertici hanno deciso di dire sì ai fondi pubblici. Insomma, una volta Grillo diceva: «La politica senza soldi si può fare». Oggi non solo ha cambiato idea, ma parte il vaffa se non gli rinnovano il contratto. […]