Estratto dell’articolo di Massimo Franco per il “Corriere della Sera”
La finzione del «campo largo» non si è ancora esaurita del tutto. E il fatto che la commedia degli equivoci tra Pd e M5S si stia consumando in Puglia, epicentro degli intrecci di interessi tra sinistra e grillini, la rende ancora più emblematica. […] Mostra partiti non solo incapaci di trovare uno straccio di unità. Inseguono polemiche che marcano l’assenza di qualunque vera idea di alternativa alla maggioranza di destra. Sanno tanto di una guerra di minoranze condannate a rimanere tali. Ma qualche dubbio su Conte, a Schlein deve essere venuto. Quando ieri ha detto: l’obiettivo dell’alternativa a «queste destre non vorrei che fosse un problema solo mio», riconosce un sospetto diffuso, benché rimosso. Aggiungendo: bisogna «avere chiaro che l’avversario è il governo. Spero che questo non interessi solo il Pd». Ma questa «speranza», questi «non vorrei» sono segni di un’esitazione, di un timore che non nascono tanto dall’incertezza dei rapporti col M5S. Dipendono da quella, più profonda e scivolosa, sugli equilibri interni al Pd, sempre in bilico.