1. IL QUIRINALE BOCCIA IL DECRETO LOLLOBRIGIDA SULL’AGRICOLTURA
Estratto dell’articolo di Simone Canettieri per www.ilfoglio.it
Il Quirinale boccia il decreto Agricoltura del ministro Lollobrigida. Da quanto risulta al Foglio gli uffici legislativi del Colle hanno rilevato tre incongruenze nel testo. La prima riguarda l’accorpamento della società Sistema informativo nazionale per lo sviluppo dell’agricoltura (Sin) nell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea). Non ci sono i requisiti per la decretazione d’urgenza, secondo il Quirinale. E ancora: lo staff del presidente Sergio Mattarella ha sottolineato alcuni passaggi sui pannelli solari e sullo spostamento di un corpo dei carabinieri dal ministero dell’Ambiente a quello dell’Agricoltura. […] Se Lollobrigida non farà un passo indietro, il presidente non firmerà la legge. Il decreto Agricoltura è stato licenziato dal Consiglio dei ministri lunedì […].
2. “PER FORTUNA SICCITÀ AL SUD”, PD CONTRO PAROLE LOLLOBRIGIDA
(ANSA) – “Come se non non bastasse il progetto di autonomia differenziata per spaccare il Paese voluto dal governo Meloni ecco Lollobrigida affermare che la siccità quest’anno colpirà ‘per fortuna’ di più il Sud. E’ un’ affermazione deplorevole e offensiva di cui un ministro della Repubblica si dovrebbe quanto meno vergognare”. Lo dice il segretario del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, commentando la risposta del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida al senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio al question time ieri al Senato. Nel suo intervento il ministro rivolgendosi al senatore ha detto: “Per fortuna quest’anno la situazione legata alla siccità colpisce molto di più alcune regioni del Sud, in particolare la Sicilia e per fortuna molto meno le zone dalle quali lei proviene, ma che producono un valore del vino eccezionalmente rilevante”. Parole che per Barbagallo mostrano “non solo l’evidente inadeguatezza del governo a individuare soluzioni concrete ma pure la beffa della compiacenza del governo perché non piove nel Mezzogiorno”. “Non servono ulteriori riprove, Lollobrigida deve fare una cosa e una soltanto: dimettersi con effetto immediato – conclude Barbagallo – E provare vergogna per quanto affermato nel silenzio – tanto imbarazzato quanto complice – di tutti i rappresentanti del suo partito e dell’intero centrodestra”.