IL FACCIA A FACCIA SE LO SAREBBE ASSICURATO TRUMP COL 67 PER CENTO DEL CAMPIONE INTERROGATO. BIDEN E’ SEMBRATO STENTOREO E FLEBILE CON LA VOCE, CONTRIBUENDO AD ALIMENTARE I DUBBI SULLE CRITICITA’ DELL’ETA’ AVANZATA. NEI DEMOCRATICI VA CRESCENDO IL CONVINCIMENTO CHE BIDEN NON E’ IL CANDIDATO “ATTREZZATO” PER BATTERE TRUMP. AD OGGI I SONDAGGI DANNO TRUMP AL 49 PER CENTO E BIDEN AL 44. LA PARTITA E’ COMUNQUE APERTA.
“SIAMO FOTTUTI”: I DEMOCRATICI SI DISPERANO PER LA PERFORMANCE DI BIDEN AL DIBATTITO
Traduzione da https://edition.cnn.com/
I Democratici si stanno disperando per la performance del Presidente Joe Biden nel dibattito di giovedì sera, un’esibizione così stentata che alcuni, in privato, si sono chiesti se dovesse rimanere il candidato del partito.
Biden si è presentato sul palco con una voce sommessa e stentata e uno sguardo fisso a bocca aperta. In alcuni momenti ha faticato a terminare i pensieri e ha ceduto terreno su questioni come l’aborto, su cui i democratici sono in vantaggio.
Sono bastati pochi minuti perché i democratici si rendessero conto di quanto fosse grave la situazione. “Biden ha un aspetto e un suono terribile. È incoerente”, ha detto un democratico che ha lavorato nell’amministrazione Biden.
“Raccapricciante”, ha detto un altro esponente democratico. E un democratico che ha lavorato a campagne elettorali su e giù ha detto semplicemente: “Siamo fottuti”. La domanda che incombeva al termine del dibattito era quasi esistenziale: Dovrebbe essere qualcun altro a guidare il ticket democratico? “È difficile sostenere che Biden debba essere il nostro candidato”, ha detto un agente che ha lavorato a campagne a tutti i livelli per oltre un decennio.
Questo dibattito è stato storico per molti motivi, ma non ultimo perché si svolge prima della nomina formale dei candidati nelle rispettive convention. La Convention nazionale democratica si riunirà il 19 agosto a Chicago.
I Democratici hanno trascorso gran parte dell’anno scorso a lamentarsi delle possibilità di Biden di battere Trump in un’elezione che molti considerano esistenziale e che deciderà la sopravvivenza stessa della democrazia americana. Ma lo stesso Biden era determinato a sfidare Trump, e a un certo punto ha persino detto direttamente: “Se Trump non si fosse candidato, non sono sicuro che mi sarei candidato”.
Nessun serio sfidante democratico si è fatto avanti per candidarsi contro Biden, che a questo punto della campagna dovrebbe decidere di farsi da parte se i democratici dovessero scegliere un altro candidato. Se Biden si ritirasse, la candidatura democratica verrebbe decisa dall’Assemblea.
I democratici hanno anche parlato di chi potrebbe essere al suo posto: “Se fossi Gavin (Newsom) o Gretchen (Whitmer), farei delle telefonate stasera”, ha detto uno di loro.
BIDEN DOPO DIBATTITO TV CON TRUMP, “ABBIAMO FATTO BENE”
(ANSA-AFP) – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato di ritenere di aver fatto bene nel dibattito tv contro Donald Trump, dopo le ampie critiche secondo cui la sua prestazione non è stata convincente. “Penso che abbiamo fatto bene”, ha detto Biden ai giornalisti mentre si fermava in un ristorante ad Atlanta per mangiare dopo il dibattito. (ANSA-AFP).
BIDEN-TRUMP, IL DUELLO TV. DISASTRO BIDEN, I DEMOCRATICI CERCANO L’ALTERNATIVA
Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”
Inutile girarci intorno: dopo la disastrosa prestazione di Joe Biden nel primo dibattito di ieri sera ad Atlanta contro Donald Trump, la conversazione prevalente tra i democratici precipitati nel panico è se l’unica possibilità rimasta per cercare di conservare la Casa Bianca sia cambiare candidato in corsa.
Ammesso che ci sia ancora il tempo per farlo, e un leader in grado di riaprire la sfida. Anche la Cnn, nel sondaggio condotto tra i suoi spettatori dopo la diretta che aveva ospitato, ha confermato che per il 67% degli americani il confronto lo ha vinto Trump, mentre solo il 33% ha preferito Biden.
Davanti a questi numeri, diventa quasi irrilevante soffermarsi sui temi toccati, le battute giuste e quelle sbagliate, o quanto Donald abbia mentito. […]
Il New York Times ha scritto che “giovedì sera i democratici stavano immaginando scenari che richiederebbero ai leader del Partito come il senatore Chuck Schumer, l’ex Speaker della Camera Pelosi e il deputato della South Carolina Clyburn di intervenire sul presidente per spingerlo a ritirarsi, anche se non c’erano indicazioni che alcuno di loro accetterebbe di farlo.
Altri democratici temono che sia troppo tardi, e Biden non ascolterebbe nessuno, a parte forse sua moglie Jill, che però ha fortemente sostenuto la ricandidatura”. E ammesso che facesse un passo indietro, chi potrebbe prendere il suo posto ora? La vice Kamala Harris non ha convinto, Michelle Obama si rifiuta di candidarsi, il governatore della California Newsom pare troppo liberal. Forse la governatrice del Michigan Whitmer avrebbe qualche possibilità, ma perché rischiare di bruciarsi per salvare una situazione che appare ormai compromessa?