RASSEGNA STAMPA – SIAMO ANCORA ALLE PRIME MOSSE DI UNA PARTITA POLITICA CHE NELLA FRANCIA DEL DOPO VOTO SI PRESENTA PARTICOLARMENTE DELICATA.

SCARTATA DAI PIU’ L’IPOTESI CHE VENGA DATO A MELANCHON L’INCARICO DI FORMARE IL NUOVO GOVERNO , ANCHE PERCHE’ NON HA I NUMERI DISPONIBILI PER DARE VITA A UNA MAGGIORANZA, SI LAVORA A RIPOSIZIONAMENTI ALL’INTERNO DEI SINGOLI PARTITI PER DARE VITA A UNA MAGGIORANZA POSSIBILE CON UN PROGRAMMA BEN DEFINITO CHE TENGA CONTO DEL CONTRIBUTO DI OGNI FORZA POLITICA. I PRIMI RIPOSIZIONAMENTI SI REGISTRANO NEL PARTITO DI MELANCHON DOVE NON TUTTI CONDIVIDONO LA SUA PROPOSTA DI GOVERNO.

(ANSA) Dissidenti de La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon hanno proposto agli ecologisti e ai comunisti – altre due componenti del Fronte Popolare insieme ai socialisti – di creare un nuovo gruppo parlamentare.

Fra i dissidenti ci sono dirigenti di primo piano di Lfi, come Clémentine Autain, François Ruffin e Alexis Corbière. In una lettera ai vertici dei Verdi e del Pcf – di cui ha dato notizia la tv Bfm -, annunciano di non voler più far parte del gruppo degli Insoumis.

La presa di distanza da Lfi e dall’ipotesi di Mélenchon premier potrebbe essere il primo passo verso una trattativa per creare una coalizione con i moderati.