RASSEGNA STAMPA – MENTRE SALVINI TRAFFICAVA CON ORBAN PER COMPIACERE PUTIN,

LA PRESIDENTE MELONI A WASHINGTON CONFERMAVA GLI IMPEGNI DELL’ITALIA A SOSTEGNO DELL’UCRAINA E ASSENTIVA ALLA RICHIESTA DI PORTARE AL 2 PER CENTO DEL PIL IL CONTRIBUTO FINANZIARIO DELL’ITALIA MA -HA DOVUTO PRECISARE- COMPATIBILMENTE CON LE NOSTRE POSSIBILITA’. PER SALVINI L’INVIO DI ARMI A KIEV PROLUNGA LA GUERRA E LA MELONI GLI RISPONDE CHE LA CONTRAEREA INVIATA A KIEV SERVE A CONTRASTARE I BOMBARDAMENTI RUSSI SUGLI OSPEDALI PEDIATRICI CON STRAGE DI BAMBINI.

(ANSA) – “Chiaramente noi continuiamo a mantenere l’impegno preso dieci anni fa, mantenuto da tutti i governi, di arrivare al 2% (del Pil per le spese della difesa, ndr). Incrementiamo compatibilmente con le nostre possibilità. Però è importante anche ricordare l’impegno italiano in termini di uomini ed è importante ricordarlo anche perché mentre noi contribuiamo alla sicurezza dei nostri alleati sul fianco est non possiamo essere lasciati da soli sul fianco sud”: Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al termine del summit Nato.

“E qui chiamo in causa soprattutto i miei colleghi dell’Unione europea perché bisogna immaginare soluzioni innovative per dare risposte a queste sfide, soprattutto sul piano finanziario”, ha aggiunto. Un’allusione all’intenzione italiana di chiedere di scorporare le spese per la difesa dal nuovo patto di stabilità licenziato dall’Europa.