LE PAURE DI GIORGIA. NON GLI STA BENE NEMMENO LA POLIZIA DI STATO.

UN GIORNO CI DIRA’ DI CHE COSA AVEVA PAURA MA, AL MOMENTO, LA SINDROME DI QUALCOSA CHE INCOMBE, INCHIESTA O COMPLOTTO, C’E’. PENSARE PERO’ CHE A SPIARLA SIA LA POLIZIA DI SERVIZIO A PALAZZO CHIGI, E’ UNA ESAGERAZIONE ANCHE PERCHE’ NON RISULTA CHE, AGLI INCONTRI DI GOVERNO O COMUNQUE RISERVATI, SIA PRESENTE UNO O PIU’ POLIZIOTTI. AD OGGI, COMUNQUE, IN CAMPO NON C’E’ NULLA SE NON UN VITTIMISMO COSTRUITO PER NON PARLARE D’ALTRO. GOVERNARE NON E’ FACILE E LE INSIDIE FANNO PARTE DEL GIOCO. DA SEMPRE.

UFFICIO STAMPA MELONI, ‘HA TOTALE FIDUCIA NELLA POLIZIA’

(ANSA) – “È priva di fondamento la notizia secondo la quale sono state date nuove disposizioni alle forze di polizia presenti a Palazzo Chigi nei confronti delle quali il presidente del Consiglio da sempre ripone piena e totale fiducia. Non è cambiato nulla”. Lo afferma il capo ufficio stampa della premier Giorgia Meloni, Fabrizio Alfano, conversando con i giornalisti a Palazzo Chigi, a proposito dell’articolo de La Stampa. “La polizia rimane quindi al primo piano. Non cambia il dispositivo di sicurezza – ha aggiunto Alfano -. L’unica variazione che potrebbe avere innescato questa assurda ricostruzione è il fatto che il presidente del Consiglio ha fatto presente al direttore dell’ispettorato di Palazzo Chigi di rivalutare la presenza di un agente di polizia destinato esclusivamente agli accompagnamenti in ascensore”.

UFFICIO STAMPA MELONI, SICUREZZA AL PRIMO PIANO RESTA A POLIZIA

(ANSA) – “È privo anche di fondamento quanto riportato nell’articolo, secondo cui la sicurezza al primo piano di Palazzo Chigi sia stata affidata agli agenti di scorta del presidente del Consiglio. La sicurezza al primo piano rimane quindi affidata agli agenti di Polizia di Palazzo Chigi”. Lo afferma il capo ufficio stampa della premier Giorgia Meloni, Fabrizio Alfano, conversando con i giornalisti a Palazzo Chigi, a proposito dell’articolo de La Stampa dal titolo ‘Meloni teme complotti e fughe di notizie, via la polizia dall’ufficio di Palazzo Chigi’. “Inoltre – ha aggiunto – si precisa che il personale addetto all’anticamera non ha nulla a che vedere con la gestione della sicurezza e che la sua ordinaria organizzazione è di competenza dell’amministrazione. Smentisco nel modo più assoluto che ci sia stato un ordine di servizio verbale o scritto”.

BORGHI (IV), INTERROGAZIONE SU ALLONTANAMENTO POLIZIA DA CHIGI

(ANSA) – ROMA, 10 SET – “Il reportage pubblicato oggi su ‘La Stampa’, relativo alla decisione di Giorgia Meloni di epurare gli agenti della Polizia da Palazzo Chigi, è un fatto clamoroso, sul quale presenteremo una interrogazione parlamentare”. Lo scrive il senatore Enrico Borghi, capogruppo di Italia Viva al Senato e componente del Copasir, in un post su X intitolato “Chi guida lo Stato non si fida dello Stato?” “La nostra premier vive ormai dentro una sorta di ‘sindrome del bunker’, di cui abbiamo già avuto prova visto che ad ogni piè sospinto alimenta il complottismo, sempre senza mai fornire riscontri e soprattutto sempre sfuggendo da un confronto doveroso in Parlamento”, spiega Borghi, che aggiunge: “Si ha la sensazione che Giorgia Meloni, in proposito, non abbia ancora compreso che chi guida un grande paese, che quest’anno presiede pure il G7, non può alimentare i sospetti costanti di intrighi, trame di palazzo, cospirazioni. Deve guidare il Paese, anzi come ama dire lei, la Nazione. Se ha riscontro di pubblici funzionari infedeli, deve fare due cose: venire in Parlamento e dirlo al Paese e poi assumersi la relativa responsabilità segnalandolo alla magistratura, perché ordire ai danni di un potere democratico costituito è un reato e anche grave. Se invece non ha riscontri, eviti questo continuo stillicidio paranoico”. “A questo punto, viene da chiedersi: ma chi guida lo Stato, non si fida più dello Stato o quanto meno di un suo pezzo qualificante? Questa è una cosa enorme. Perché se è così, il prossimo passo quale sarà? La ricostituzione del corpo dei pretoriani, la scelta degli agenti sulla base di non meglio precisate prove di fedeltà assoluta o di qualificazione politica, o che altro?”. “Il messaggio che esce da questa decisione è inquietante, perché se la Polizia di Stato non può stare dove si guida lo Stato, si conferma esattamente ciò che ho detto nell’intervista a la Repubblica domenica. Houston, abbiamo un problema”, conclude il senatore Iv.

GOVERNO: SERRACCHIANI, MELONI NON SI FIDA DI PS? COSA NASCONDE?

(AGI) – “Parlate tanto e siete tanto preoccupati delle forze dell’ordine e poi apprendiamo dalla stampa che addirittura la Presidente del Consiglio Meloni le considera degli ‘spioni’ e allontana la Polizia a sicurezza del suo ufficio a Palazzo Chigi perche’ non si fida. Non e’ proprio il massimo sentire che Meloni pensi questo delle forze dell’ordine e forse le andrebbe spiegato meglio il ruolo che con orgoglio e responsabilita’ svolge la Polizia”. Lo ha detto la deputata dem Debora Serracchiani, responsabile Giustizia Pd, intervenendo a Montecitorio sul ddl sicurezza durante la discussione generale. “In realta’ con questo ddl c’e’ la scientifica volonta’ di eliminare ogni forma di dissenso e non si fa nulla per risolvere i problemi. Ad ascoltare la maggioranza sembra che viviamo in un Paese fuori controllo ma, se cosi’ fosse, si dimenticano che sono al governo da due anni e quindi qualche responsabilita’ e’ anche loro” conclude Serracchiani.