GLI HANNO ROVINATO LA FESTA E I LEGHISTI NON POSSONO FARCI NULLA.

IL GENERALE VANNACCI È A VITERBO PER ANNUNCIARE LA NASCITA DEL SUO MOVIMENTO DI LOTTA E DI GOVERNO MA GLI EUROPARLAMENTARI LEPENISTI GLI HANNO REVOCATO LA VICEPRESIDENZA DEL GRUPPO IN DISSENSO CON LE SUE POSIZIONI SOPRATTUTTO PER QUANTO RIGUARDA L’OMOFOBIA. PIÙ CHE PER VANNACCI LA REVOCA È UN COLPO PER SALVINI CHE CONSIDERA VANNACCI ORGANICO ALLA LEGA. IN VERITÀ NON SONO POCHI NELLA LEGA QUELLI CHE PREVEDONO UNO SGANCIAMENTO DI VANNACCI DALLA LEGA PER PROSEGUIRE COL SUO MOVIMENTO. I PIÙ OTTIMISTI SPERANO CHE VANNACCI NON ABBANDONI LA LEGA MA CHE COSTITUISCA UNA PROPRIA CORRENTE ALL’INTERNO DELLA LEGA IN MODO DA NON PERDERE LE 532 MILA PREFERENZE CHE HANNO SALVATO LA LEGA DAL CROLLO ELETTORALE. INTANTO VANNACCI VA AVANTI CON I SUOI COLONNELLI E LE SUE “DECIME” PER OCCUPARE UNO SPAZIO POLITICO IN CUI MUOVERSI CON SUFFICIENTE AUTONOMIA PUR RIMANENDO VINCOLATO ALLA LEGA. SALVINI È ALLE PRESE CON LA SUA VICENDA GIUDIZIARIA E SI MOSTRA TRANQUILLO RISPETTO ALLE VOCI DI CHI VEDE IN VANNACCI UNA MINACCIA PER LA SUA LEADERSHIP.

Estratto dell’articolo di Francesco Moscatelli per “La Stampa”

«Roberto Vannacci non è più vice presidente del gruppo dei Patrioti per l’Europa perché le sue funzioni per il momento sono sospese». A rovinare la prima festa nazionale di Noi con Vannacci (una delle due associazioni che supportano il generale, l’altra è Il Mondo al contrario), in programma per oggi e domani al centro sportivo Bullicame di Viterbo, ci ha pensato Jean-Paul Garraud, capo delegazione del Rassemblement national al Parlamento Ue e azionista di maggioranza dei Patrioti. Una doccia fredda arrivata a margine della conferenza stampa organizzata ieri a Strasburgo dagli alleati europei della Lega in difesa di Matteo Salvini per il caso Open Arms. Conferenza stampa alla quale il generale, eletto come indipendente nelle liste del Carroccio, si è presentato da solo e in ritardo. Quella dei francesi è una scelta definitiva e condivisa dal resto del gruppo? Di sicuro Vannacci, dal quale i Patrioti avevano già preso le distanze a luglio per le sue posizioni considerate omofobe, non ha preso bene l’ennesimo siluramento a mezzo stampa. «Devo vedere sul sito del gruppo – ha risposto scocciato ai cronisti che gli chiedevano conferme -. Contano i documenti, io non ho ricevuto nulla di ufficiale a riguardo. Sino a due giorni fa sul sito ero riportato come vice presidente, ora non lo so. È un problema solo per voi questo, io non devo rispondere ai problemi della stampa». In attesa di una soluzione definitiva della questione il primo a difendere Vannacci è stato il suo braccio destro Fabio Filomeni, che del laboratorio politico-culturale Il Mondo al contrario è il presidente. […] «Mi voglio augurare che, se la decisione venisse confermata, la risposta degli amici della Lega sia a tono o quantomeno adeguata a una scelta di questa gravità». Parole che fanno inevitabilmente scattare un retropensiero: quanto dispiace davvero ai vertici della Lega, e alla delegazione europea del partito, che fra Strasburgo e Bruxelles il generale venga ridimensionato?Quanto preoccupano, in via Bellerio, i progetti di trasformare Il Mondo al contrario in un’associazione politica (il battesimo è previsto per il 23 novembre a Grosseto)? Quanti sono i soldati semplici pronti a salire sul carro del generale? […] Oggi sono in programma l’inaugurazione con i fondatori di Noi con Vannacci (oltre a Fusco ci saranno l’ex vicesindaco di Viterbo Claudio Ubertini, già esponente di Lega e Forza Italia, l’imprenditore Augusto Bracaloni di Montefiascone e l’ingegnere Lorenzo Ranucci), un convegno sul «bene comune» con il presidente di Solidaritalia Mauro Scanu e uno sugli enti locali con l’avvocato Francesco Petrocchi. Quindi cena e musica «con un cantante di qui, perché non abbiamo soldi per un’orchestra» taglia corto Fusco. Domani, invece, il momento clou sarà l’intervento di Vannacci. «Speriamo sia un bell’evento e un modo per stare insieme e confrontarci con tanti amici – incrocia le dita Filomeni, che avrà il compito di scaldare la platea prima del generale -. E speriamo anche nel meteo perché le previsioni non sono favorevoli». […]