UNO DEI PROBLEMI IRRISOLTI DEL GOVERNO DI CENTRODESTRA E DELLA MELONI E’ QUELLO DEI NUMERI.

NEL SENSO CHE NON BASTA ANDARE IN TELEVISIONE E DIRE CHE L’OCCUPAZIONE E’ AUMENTATA SE, ANDANDO AI NUMERI, LE ORE LAVORATE E RETRIBUITE SONO DIMINUITE E SI DA’ PER OCCUPATO ANCHE UNO CHE LAVORA UN GIORNO LA SETTIMANA, SE NON UN’ORA. LO STESSO PER LA SANITA’. MAI GOVERNO HA ASSEGNATO AL SETTORE TANTI MILIARDI. ED E’ VERO IN VALORE ASSOLUTO. MA RISPETTO ALLA RICCHEZZA PRODOTTA DAL PAESE (PIL) SIAMO SETTE PUNTI SOTTO RISPETTO A GERMANIA E FRANCIA. SEMPLIFICANDO, PRIMA ANDAVA ALLA SANITA’ UNA QUOTA PIU’ ALTA DI RICCHEZZA PRODOTTA. QUESTO DICONO I NUMERI. COME PURE PER LA LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE. AUMENTATE LE ENTRATE FISCALI MA FATTI 20 CONDONI. A PAGARE SEMPRE GLI STESSI. ORA, PER RISOLVERE IL PROBLEMA DEI NUMERI, IL GOVERNO VUOLE SVUOTARE LA CORTE DEI CONTI DEI POTERI DI CONTROLLO SULLA SPESA PUBBLICA. DICE BENE PIERLUIGI BERSANI: I GOVERNI DI DESTRA QUESTO FANNO ED HANNO SEMPRE FATTO.

LA VENDETTA DELLA MELONI CONTRO I GIUDICI CONTABILI – IL CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA, TOMMASO FOTI, PRESENTA UN EMENDAMENTO ALLA PROPOSTA DI LEGGE PER RIFORMARE LA CORTE DEI CONTI IN CUI CHIEDE “LA SEPARAZIONE DELLA CARRIERA DEI MAGISTRATI CHE ESERCITANO FUNZIONI REQUIRENTI DA QUELLA DEI MAGISTRATI CHE SVOLGONO FUNZIONI GIURISDIZIONALI, CONSULTIVE, DI CONTROLLO” – NELL’ULTIMO ANNO LA CORTE HA CAZZIATO IL GOVERNO SU PNRR, BALNEARI, FONDI ALLA SANITÀ – DITE ALLA DUCETTA CHE METTERSI CONTRO IL DEEP STATE NON È MAI UNA MOSSA SAGGIA…

DAGOREPORT

Viva il popolo, a morte i Conti! Il governo Ducioni, nel suo continuo tentativo di stravolgere l’assetto costituzionale, ha puntato ora la Corte dei Conti, ovvero i magistrati che hanno come compito primario il controllo dei conti del paese, un organo previsto dagli articoli 100 e 103 della costituzione. La riforma che passa con il nome ddl Foti è stata calendarizzata per il 29 Novembre, e sono stati ammessi tutti gli emendamenti, anche quelli per esempio che prevedono la chiusura delle sedi regionali. Grandissima preoccupazione per i magistrati della Corte, che hanno indetto lo stato di agitazione. L’’Associazione Magistrati Corte conti parla di “netta contrarietà al progetto di riforma, perché la proposta di legge Foti svuota di sostanza le funzioni della Corte”. Un appello al Parlamento per riaprire la discussione e per una riforma condivisa. L’Assemblea, convocata in modo permanente, proclama lo stato di agitazione dei magistrati.  È una proposta che “svuota di sostanza le funzioni della Corte dei conti, che la Costituzione individua come garante del bilancio pubblico al servizio dei cittadini, senza, per altro, raggiungere l’obiettivo prefissato”. Ma la Ducetta, nella sua convinzione che tutti i giudici siano comunisti e che la Corte quando blocca i provvedimenti senza copertura lo faccia per posizione politica, non si ferma. E inizia un altro attacco alla magistratura. Che cosa farà il presidente Mattarella?