DEI SONDAGGI -SI E’ CAPITO- NON BISOGNA FIDARSI PIU’ DI TANTO.

BASTA GUARDARE ALLE ELEZIONI AMERICANE E AL “TESTA A TESTA” CHE NON C’E’ MAI STATO FRA TRUMP E LA HARRIS. TUTTAVIA SONO NECESSARI PERCHE’ TENGONO VIVA LA POLITICA. CONSIDERATO L’ALTO TASSO DI ASTENSIONISMO CHE CARATTERIZZA LE CONSULTAZIONI ELETTORALI BISOGNA DEDURRE CHE I SONDAGGI RIGUARDANO CHI VA A VOTARE E FRA QUESTI PRIMEGGIANO GLI APPARATI DI PARTITO E I LORO SEGUITI ELETTORALI. QUESTO POTREBBE SPIEGARE LA RIGIDITA’ DEI SONDAGGI E LA IRRILEVANZA SOSTANZIALE DELLE OSCILLAZIONI CHE PURTUTTAVIA GIOCANO LA LORO PARTE. UN DATO CHE EMERGE E’ CHE SE UN PARTITO HA FATTO PARLARE DI SE’, OCCUPANDO MEDIATICAMENTE LA SCENA, TROVA RISCONTRO NEI SONDAGGI. IN QUESTO SENSO IL SONDAGGIO E’ ATTENDIBILE.

Estratto dell’articolo di Giulia Casula per www.fanpage.it

Cala Fratelli d’Italia ma scende anche il Partito democratico, dopo la crescita registrata nelle ultime settimane sulla scia dei risultati ottenuti in Emilia-Romagna e in Umbria. Rimonta il Movimento 5 Stelle, che recupera terreno in un periodo particolarmente delicato per il partito. Forza Italia e Lega invece, sono nuovamente vicinissimi, con appena lo 0,1% di distanza l’uno dall’altro. Ecco i risultati dell’ultimo sondaggio di Swg. Fratelli d’Italia perde lo 0,3% e scende al 29,1%. Nelle ultime settimane Fdi ha registrato un costante lieve calo, che però non lo allontana dalla prima posizione. Il partito è primo da due anni ormai e guarda a distanza le altre forze politiche, di cui per ora non teme l’avanzata. L’unico ad avvicinarsi a Fdi e a superare la quota del 20% è il Partito democratico. Anche il Pd tuttavia, mostra un lieve calo, dello 0,2% che lo riporta al 22,4%. […]  Si segnala invece, la rimonta del Movimento 5 Stelle che guadagna mezzo punto e si attesta all’11,7%. I 5Stelle sono nel pieno di una fase di trasformazione per il partito. […] Per quanto riguarda il centrodestra, sembra essersi riaccesa la sfida tra Lega e Forza Italia per il ruolo di secondo partito di maggioranza. Gli azzurri sono ancora davanti al Carroccio, al 9% (+0,1%), ma tra i due la distanza si è sensibilmente ridotta. Con un +0,2% ora la Lega è all’8,9%, a un solo zerovirgola di stacco dall’alleato. Alleanza Verdi-Sinistra invece, perde lo 0,1% ma resta al 6,7%, mantenendo le posizioni guadagnate a giugno, quando il partito ha registrato un exploit dei consensi alle elezioni europee. Tra i partiti più piccoli dell’area centro-liberale, Azione ottiene lo 0,2% e sale al 2,9%. A differenza di Italia Viva che risulta in leggeri calo (-0,1%) e si attesta al 2,5%. Segno positivo invece, per Più Europa che è data al 2% (+0,1%). Seguono, infine, Noi Moderati, all’1,3% (+0,2%) e Sud chiama Nord, all’1% (-0,1%).