RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
I cosentini che in questi giorni passeggiano su corso Mazzini a Cosenza e guardano la statua di Giacomo Mancini senior, colgono nel suo sguardo un’espressione di rimprovero. Quello sguardo austero che ben ricordano coloro che lo hanno conosciuto, oggi sembra ancora più severo. Solo un uomo del suo calibro potrebbe riuscire a trasmettere anche attraverso le fattezze di una statua di bronzo, messaggi così chiari e incisivi!!! Perché, i cosentini sanno bene che termini come “sfratto” o “migliore ubicazione” non dovrebbero nemmeno essere pronunciati quando si parla di colui che ha scritto uno dei capitoli più gloriosi della storia politica, sociale e culturale della città dei Bruzi nell’ultimo secolo. Giacomo Mancini non è solo un simbolo per Cosenza, il “leone socialista” ha lasciato un segno indelebile in tutta la Calabria e nel sud Italia. È stato il Ministro dell’Autostrada Salerno-Reggio Calabria, un progetto che ha radicalmente migliorato le infrastrutture del nostro territorio. È stato l’artefice della distribuzione del vaccino Sabin che avrebbe salvato la vita di innumerevoli bambini. Le sue scelte coraggiose hanno cambiato il volto di Cosenza, facendole accarezzare il sogno di diventare una delle città più belle del meridione. Ed i cosentini sanno bene che chi gli è succeduto ha dovuto affrontare un’eredità pesante dalla quale non è stato travolto solo chi ne ha sposato in pieno la visione ed ha pensato Cosenza ancora più grande. Tuttavia, oggi ci troviamo a contemplare la statua di Mancini, inaugurata solo un anno fa con grande solennità, ed a chiederci se domani la troveremo ancora lì. Questa opera non è solo un monumento ma rappresenta un legame vivente con la storia, un testimone del nostro passato e una guida per il nostro futuro perché Giacomo Mancini continua a vivere e respirare in ogni mattone della città, in ogni vicolo, strada e piazza perché non c’è un centimetro quadrato della nostra Cosenza che non abbia fatto parte di un progetto o di una visione nella mente e nelle opere del leone socialista. Questa eredità vive nel cuore dei cosentini, che trovano in lui ispirazione e forza. In un momento come questo, è essenziale riconoscere il valore dei simboli che ci rappresentano e che ci parlano della nostra identità e quindi la statua di Giacomo Mancini senior deve rimanere lì dov’è stata posta!!! Magari collocata su un basamento più adeguato che possa un po’ innalzarla dal suolo e darle più risalto. Un faro di unità per tutti i cosentini ed un invito a perseguire un futuro migliore per la nostra città, fondato sui principi di giustizia e progresso che lo stesso Mancini ha incarnato. Così, la sua memoria continuerà a illuminare il cammino di nuove generazioni, spronandole a lottare per i valori in cui egli credeva. Invitiamo tutti ad abbandonare il battage istituzionale in corso e ad elevare il ragionamento, nel rispetto di colui che è stato grande ed ha voluto grandi tutti i cosentini. Esprimiamo il nostro orgoglio per la figura di Giacomo Mancini e la nostra determinazione a preservare il suo ricordo, affinché continui ad ispirarci l’ambizione di poter essere grandi.
Movimento politico “La Cosenza che Vuoi”
Candida Tucci segretaria del circolo