Ucraina, Macron: “La Russia è diventata una minaccia per l’Europa”

(fonte Redazione Adnkronos)

Il presidente francese nel suo discorso alla nazione: “Dobbiamo rafforzare la nostra”. E ha spiegato che avvierà un dibattito per allargare la deterrenza nucleare francese ad altri Paesi europei

“Entro il 2030, la Russia prevede di aumentare ancora il suo esercito con 3mila carri armati in più e 300 aerei di combattimento. Chi può credere che la Russia si fermerà all’Ucraina?”. E’ quanto ha detto il presidente francese Emmanuel Macron nel suo discorso alla nazione, aggiungendo che la “Russia è diventata una minaccia per la Francia e l’Europa, la situazione è questa e dobbiamo affrontarla”.

Macron ha iniziato il discorso spiegando di voler rivolgere ai francesi che sono “legittimamente preoccupati di fronte agli eventi storici in corso. Gli Usa hanno cambiato la loro posizione sulla guerra in Ucraina e gli stessi Usa intendono imporre dazi doganali all’Europa. Stiamo entrando – ha concluso – in una nuova era”.

“Che la pace in Ucraina venga raggiunta rapidamente o meno, gli Stati europei devono essere in grado di difendersi meglio o di scoraggiare qualsiasi ulteriore azione”, ha sottolineato il presidente francese, aggiungendo: “Dobbiamo rafforzare la nostra Difesa. Pertanto rimaniamo legati alla Nato, ma dobbiamo rafforzare la nostra indipendenza. L’avvenire dell’Europa non può essere deciso a Washington o Mosca”.

La Francia riunirà la prossima settimana a Parigi i capi di Stato Maggiore dei Paesi che sono pronti a garantire la futura pace in Ucraina, ha annunciato Macron nel suo discorso, parlando della sua proposta di inviare militari europei in Ucraina dopo la pace con la Russia per garantire il cessate il fuoco.

La pace in Ucraina “comporterà forse anche lo spiegamento di forze europee”, ha detto il presidente francese, sottolineando che “non andrebbero a combattere oggi, non andrebbero a combattere in prima linea, ma sarebbero invece lì, una volta firmata la pace per garantirne il pieno rispetto”. “Nella prossima settimana, riuniremo a Parigi i capi di Stato Maggiore dei Paesi che vorranno assumersi le proprie responsabilità in questo senso”, ha annunciato.

Deterrenza nucleare

Ribadendo la necessità che i Paesi europei possano compiere “investimenti aggiuntivi” sulla spesa militare, senza che questi vadano a pesare su bilanci e tasse, Macron ha rivendicato il fatto che la Francia ha “l’esercito più efficace di Europa e, grazie alle scelte fatte dai nostri leader dopo la Seconda Guerra Mondiale, siamo dotati di capacità di deterrenza nucleare. Questo – ha evidenziato – ci protegge molto più dei nostri vicini’.

Macron ha spiegato che avvierà un dibattito per allargare la deterrenza nucleare francese ad altri Paesi europei, di fronte ai rischi per la sicurezza europea a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina.

“Ho deciso di aprire un dibattito strategico sulla protezione dei nostri alleati in Europa da parte della nostra deterrenza nucleare”, ha affermato Macron, in risposta alle dichiarazioni di Friedrich Merz, destinato a diventare il prossimo cancelliere tedesco, riguardo alla necessità di estendere l’ombrello nucleare. Macron ha comunque aggiunto che la decisione ultima a riguardo “rimarrà nelle mani del presidente della Repubblica, capo delle Forze Armate”.

Dazi Usa

Il presidente ha iniziato il discorso spiegando di volersi rivolgere ai francesi che sono “legittimamente preoccupati di fronte agli eventi storici in corso. Gli Usa hanno cambiato la loro posizione sulla guerra in Ucraina e gli stessi Usa intendono imporre dazi doganali all’Europa. Stiamo entrando – ha osservato – in una nuova era“.

I dazi che Donald Trump minaccia di imporre all’Europa sono “incomprensibili”, ha detto Macron, che spera “di poter convincere e dissuadere il presidente americano” dal procedere in questa direzione. “Ho chiesto al primo ministro e al governo di avanzare proposte in questo nuovo contesto”, ha poi aggiunto, assicurando ai francesi che “affronteremo insieme” le eventuali difficoltà.