PUO’ DARSI MA BISOGNA METTERSI D’ACCORDO SE QUEL 3 PER CENTO CIRCA CHE I SONDAGGI DANNO A ITALIA VIVA SERVONO O MENO. LE ANTIPATIE IN POLITICA CONTANO MA NON COSTRUISCONO MAGGIORANZE. RENZI E’ INAFFIDABILE MA RAGIONA CON I NUMERI.
“Perché per tutta l’estate sui giornali abbiamo avuto un giorno un’intervista a Tajani e un giorno un’intervista a Renzi? L’altro giorno alla Festa del Fatto Bersani ha detto: ‘Ce lo stanno buttando dentro’. Chi è che ha interesse a buttare Renzi dentro il centrosinistra? Chi sta lavorando per buttare anche Forza Italia nel centrosinistra“. Sono le parole pronunciate nella prima puntata stagionale di Otto e mezzo (La7) dal direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio sull’avvicinamento del leader di Italia Viva Matteo Renzi al Pd, operazione che il giornalista definisce “giochino”. E spiega: “C’è qualche mente malata che pensa che per buttare giù la Meloni e togliere il consenso al centrodestra bisogna prendere un pezzo del centrodestra e infilarlo nel centrosinistra. Renzi fa da apripista, poi arriva Forza Italia. Questa è miopia storica. Il risultato è che moltiplichi i voti di coloro che vorresti contrastare. Questo però è quello che sta succedendo”. Travaglio aggiunge: “Vedo che Renzi si agita molto, ha anche raccontato che l’intero elettorato del centrosinistra non vede l’ora che lui ritorni ma poi ci sono io cattivone che non lo voglio. Se fossi io il suo problema, credo che potrebbe dormire sonni tranquilli. Il problema è che tutti i sondaggi dicono che a non volerlo sono gli elettori del Pd, quelli del M5s, di Sinistra Italiana e dei Verdi“. Poi lancia una bordata alla posizione segretaria del Pd sul ritorno di Renzi: “Da Elly Schlein, tra una supercazzola e l’altra, sento dire questa ridicolaggine: ‘Il problemi sono i temi e non i nomi’. Io ho segnato queste voci: Tav, inceneritori, il ponte sullo Stretto, premierato, La Russa, Costituzione, salario minimo, reddito di cittadinanza, rapporti con Israele e Bin Salman, Jobs Act, legge elettorale, conflitti di interesse, etica pubblica e giustizia. Su questi temi Renzi vota sempre con la destra“. E conclude con una domanda retorica: “Quali sono i temi sui quali potranno trovare un accordo? O Renzi rinuncia a tutto quello che ha detto nel resto della sua vita e si iscrive alla Terza Internazionale oppure io non posso che fargli gli auguri. Mi ha divertito molto Calenda che, quando la Schlein si è messa con Renzi, ha detto: “Pensavo di essere l’ultimo pirla e invece sono il penultimo”
Dissente la conduttrice Lilli Gruber: “No, ma Schlein non si è messa con Renzi ancora”.
“Certo, c’è un accordo molto preciso”, replica il direttore del Fatto.
“Ma no – interviene l’ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani – Non esiste questa cosa”.