PD-SE LA SINISTRA E’ RIDOTTA A NICO STUMPO….MEGLIO LA SCISSIONE
Intendiamoci-lo scriviamo con molta umiltà-il problema che il Paese ha di fronte non è il congresso del PD,la sua data e nemmeno la minacciata scissione rappresenta il cataclisma cui si vorrebbe far credere.Il Paese e gli italiani non sono angustiati e meno che mai preoccupati se i rancori,le invidie,le gtelosie,loe carriere,la perdita di ancoraggio con quella parte della società che è sempre stata il suo riferimento storico, avranno come sbocco la scissione. L’amalgama mal riuscito-definizione di Massimo D’Alema- fra post-comunisti e post-democristiani confluiti nel PD è arrivato al capolinea del suo controverso percorso politico.Le ragioni della scissione -se avverrà-non sono nobili ma sono frutto di rancori e di contrapposizioni personali che hanno avvelenato la vita del PD. D’Alema è sul punto di coronare la sua sete di vendetta contro Matteo Renzi cui non ha mai perdonato la rottamazione del suo ruolo politico.Bersani non riesce ad accettare che Renzi, dopo avergli sottratto la segreteria del partito,sia riuscito a fare un governo e a governare per mille giorni ,guadagnandosi una visibilità internazionale e a portare il PD a quota 40.8 di consensi alle elezioni europee.Tutto questo dopo la “non vittoria” del 2013 e l’umiliazione in streaming da parte del M5S nel tentativo di dare vita a un governo a guida PD.
Oggi,quella che si fa passare per la “sinistra” interna del PD, affida a Nico Stumpo l’ultimatum a Matteo Renzi e la modestia politica del personaggio,ventriloquo di Bersani,la dice lunga sulla identità della sinistra.Di costui,parlamentare calabrese,non si conosce nulla se non è che è stato collaboratore di Bersani quando è stato ministro in uno dei governi Prodi.Anche all’ultima direzione è stato affidato a lui il compito di porre la trappola dell’ordine del giorno che doveva garantire a Gentiloni e al suo governo il sostegno fino alla scadenza naturale della legislatura.Questo se ci si sofferma sulle facce nuove mentre D’Alema e Bersani sono oggi irrimediabilmente la mesta immagine di una sinistra che perso per strada i valori della sua tradizione e i suoi riferimenti sociali,dedicandosi a coltivare rapporti con i poteri forti ,lasciando mano libera alle banche,ai potentati economici,a imprenditori senza scrupoli e a una corruzione diffusa che è il vero male che sta collassando il sistema.Per non dire dei non pochi esponenti PD coinvolti in vicende giudiziarie per malversazioni, saccheggi della spesa pubblica,appalti pilotati e privilegi della “casta”. Sarà pure vero che Matteo Renzi spinge il PD al “centro”, che il partito che lui ha in mente è una riedizione aggiornata della DC ma questo è di là da venire e da verificare mentre D’Alema e Bersani sono lì a a rappresentare il fallimento della sinistra unitamente ai loro fallimenti personali.Se è Nico Stumpo-non ce ne voglia,nulla di personale-la sinistra che resiste e si fa carico del presente e del futuro del nostro Paese e della nostra democrazia. Meglio andare alla scissione e ripartire dalle macerie ma con un orizzonte che dia alla sinistra la dignità e la credibilità necessarie per rappresentare i bisogni e le aspettative di chi è 5rimasto indietro,ha perso o non trova lavoro, o è precario o,addirittura,va scivolando verso la povertà.Ma, soprattutto,una sinistra che dichiari guerra alla corruzione,ai ladri di Stato, alle espressioni parassitarie del nostro assetto economico-finaziario, ai politici che dirottano la spesa pubblica alle clientele elettorali e al malaffare imprenditoriale con le tangenti incorporate.