E’ ANZI AUMENTATA LA PERCENTUALE DEI VOTANTI FAVOREVOLI ALL’ABOLIZIONE DELLA FIGURA DEL GARANTE. POTRA’ ESSERCI ANCORA UNO STRASCICO IN TRIBUNALE PER IL SIMBOLO O ALTRO MA POLITICAMENTE CONTE HA IL CONTROLLO DEL PARTITO. DEVE DECIDERE IN QUALE PROSPETTIVA MUOVERSI UNA VOLTA RISOLTO IL DILEMMA FRA ESSERE PROGRESSISTA E NON ESSERE DI SINISTRA. IL SUO POTERE CONTRATTUALE SI E’ MOLTO RIDOTTO NEL CENTROSINISTRA E PALAZZO CHIGI SI ALLONTANA DI MOLTO. PUO’ CONTINUARE A DIFFERENZIARSI DALLA SCHLEIN, PARTECIPANDO AD ATREJU CON LA MELONI, MA NON VA LONTANO. PUO’ SOLTANTO RITARDARE L’ALTERNATIVA AL GOVERNO DI CENTRODESTRA PORTANDO INESORABILMENTE IL M5S ALLA ESTINZIONE. UN LEADER NON LO INVENTI SE NON HA UNA STORIA ALLE SPALLE. AL NETTO DEGLI ERRORI COMMESSI, IL MOVIMENTO FONDATO DA GRILLO MERITAVA UNA FINE MIGLIORE.
Estratto da www.repubblica.it
“Andiamo avanti” e “le scissioni non hanno alcun senso politico”. Un messaggio al comico fondatore e ai grillini: “Nessun timore” di battaglie legali. “Noi siamo una comunità che ha deciso di mettersi in discussione e che non ha tagliato le antiche radici, radici che hanno dato buoni frutti”. Così il presidente del M5S Giuseppe Conte in un video sui social dopo l’esito della votazione dell’assemblea 5s che ha deciso l’abolizione del garante Beppe Grillo. “Questa è la casa di tutti, anche di chi aveva una proposta diversa o non ha partecipato a questo processo costituente”, precisa. “Abbiamo bisogno di chi la pensa diversamente”, aggiunge. […] “Non è più l’epoca delle cacciate e delle espulsioni con un ps, della decisione padronale, con una sfilza di espulsioni a tappeto”. “Sorpreso e deluso dalla reazione del nostro garante”. Invece, “sarebbe stato bello averlo al nostro fianco, ma purtroppo si è messo ai margini”. […] Sul futuro del movimento dilaniato dalle polemiche: “Non vedo le ragioni politiche che possano motivare una scissione. La si fa per realizzare un movimento basato sull’autocrazia, respingendo la democrazia che trovate qui dentro i cinquestelle?”. Infine il passaggio più duro verso Grillo. “Qualcuno parla di tribunali, ma abbiamo adottato tutte le cautele del caso. Abbiamo studiato per tempo tutte le conseguenze. Non abbiamo nessun timore”. “Nella carriera precedente ero un avvocato, – continua – ma adesso faccio il politico. Con un team di avvocati, da quando ci siamo insediati, abbiamo spiegato a chi ha tentato di danneggiarci che è un grave danno all’azione del M5s. E chi l’ha fatto ha pagato le conseguenze. Chi si azzarda a intralciate il M5s troverà una solida barriera legale: pagherà gli avvocati, anche i nostri, la lite temeraria, e anche i danni. Questa comunità non può prestarsi a intenti distruttivi”. Non manca una stilettata nei confronti di Davide Casaleggio. “Questa piattaforma non è Rousseau”, dice Conte parlando del sistema usato per il voto nella costituente.