SE GLI FACESSERO RESTITUIRE LE SOMME ILLECITAMENTE PERCEPITE…………
Non è stata data sufficiente rilevanza alla relazione ispettiva che il Ministero dell’Economia e Finanza (MEF) ha inviato alla Corte dei Conti, relativamente al periodo 2008-2012,riguardante le decine di milioni corrisposte al personale regionale per indennità, avanzamenti di carriera,premi di produttività e quanto la burocrazia dei palazzi regionali è riuscita a farsi riconoscere in termini di privilegi. Pare che queste decine di milioni erogati in favore di dirigenti,funzionari e impiegati non fossero dovuti perché non ne esistevano i presupposti. Riteniamo, cioè, che i beneficiati non avessero,di fatto,alcun merito per godere di generosi riconoscimenti economici oppure non ne avessero i requisiti. Soprattutto per i premi di produttività è legittimo chiedersi cosa mai abbiano prodotto dal momento che non c ‘è settore dell’apparato regionale che possa rivendicare risultati e obiettivi raggiunti. A cominciare dall’utilizzo dei fondi europei,per non dire dei fondi tornati indietro, destinati a disabili e diritto allo studio, per mancata applicazione delle procedure e,per finire,il flop di “garanzia giovani” i cui pagamenti sono bloccati sulle scrivanie regionali. Per dire come funziona la burocrazia regionale basta richiamare le due lettere inviate dall’assessore al Lavoro, Roccisano, al presidente della giunta Oliverio per segnalare la fase di stallo di procedure che languono sui tavoli dirigenziali e che bloccano l’operatività dell’assessorato. Ma,allora,di quale produttività parliamo ? E se passiamo alla Protezione Civile c’è da chiedersi che seguito abbiano avuto le denunce fatte dal manager responsabile, geologo Tanzi, nel corso della trasmissione televisiva “Presa Diretta”,condotta da Riccardo Iacona su RAI 1.E’ emersa la dotazione alla Protezione civile di costosi macchinari per centinaia di migliaia di euro inutilizzati, mezzi di intervento utili ad intervenire nelle aree terremotate privi ancora di targhe, per cui non si è potuto utilizzarli né ad Aquila né ad Amatrice. Sono emerse buste paga da favola al personale addetto che, ad un tasso altissimo di assenteismo, fa corrispondere centinaia di ore di straordinario. E’ facile pensare a quali sorprese andremmo incontro nel caso in cui la situazione dovesse richiedere il tempestivo intervento dell’apparato della protezione civile. Carlo Tanzi ha denunciato tutto per iscritto e per via mediatica. Si attende che qualcuno intervenga. Non sappiamo se c’entra la ndrangheta che è presente ovunque ma la situazione,così come denunciata da Tanzi,è insostenibile. Lo ha rilevato la sigla sindacale Cisal che ha chiesto se dopo la denuncia di Tanzi si è provveduto almeno a rimuovere i responsabili di tanto malgoverno,spreco e illegittimo arricchimento personale,Siamo sicuri che sotto c’è ben altro,atteso che gli acquisti della protezione civile avvengono sempre con la causale della “somma urgenza” che significa niente bandi,niente concorrenti, solo trattative dirette. Ma non è tutto. La Corte dei Conti nella sua ultima relazione ha contestato alla Regione di aver emanato leggi di spesa senza avere avere la necessaria copertura finanziaria. Di tanto ci informano MEF e Corte dei Conti. Naturalmente lor signori tacciono presi come sono a curare le loro clientele e senza alcuna considerazione per i circa 20 mila euro mensili di indennità che i calabresi pagano a ogni consigliere per governare la Regione.Non è antipolitica.E’ la constatazione che siamo in presenza di un ceto politico incapace,inadeguato,culturalmente carente, arruffone e del tutto inutile per affrontare i problemi che premono.C’è da ripetere la solita considerazione.Qualcuno li ha candidati e molti altri li hanno eletti.Non è una ragione per tenerceli ma non bisogna menare scandalo se l’antipolitica ripone ogni speranza nella magistratura e nei carabinieri.Noi che non siamo manettari per formazione politica e cultura,vorremmo semplicemente che chi ha beneficiato illegittimamente di premi e riconoscimenti economici non dovuti fosse costretto a restituire le somme ricevute,fatti salvi i profili di responsabilità penale per chi quei pagamenti ha disposto.Non auspichiamo nulla che la legge non preveda e lo Stato di diritto imponga.La “zona grigia” va bonificata e c’è lavoro per tutti,a cominciare da Mario Oliverio, lo statista di san Giovanni in Fiore che aveva annunciato la rivoluzione.