RENDE:DALLA “MUCCA” DI BERSANI AL “ RINOCERONTE” DI PRINCIPE….
La tanto attesa conferenza stampa del sindaco Manna c’è stata ma la nuova giunta,detta “fase 3”, non è partita.Non ci sono i mumeri.Nella migliore delle ipotesi ci vorrà luglio.Intanto la conferenza andava fatta e così il sindaco Manna ha dato conto dell’operato della sua amministrazione,delle cose realizzate e dei cantieri aperti.Ha anche precisato che non ha aspirazioni per il parlamento.La sua missione è realizzare la”nuova Rende” che dovrebbe nascere dai binari della metropolitana voluta e progettata da Mancini e Principe.Sullo stato di degrado in cui versa la “vecchia Rende” non ha detto ovviamente nulla ed ha bollato di improvvisazione e ignoranza chi critica la sua amministrazione, consiglieri comunali compresi.Ha anche precisato che non ha aperto canali privilegiati col PD e che gli incontri romani che gli attribuiscono sono in verità incontri occasionali sull’aereo Roma-Lamezia dove si incontrano le tre Calabrie e tutto il cucuzzaro politico. Manna insomma non vuol sentir parlare di partiti e partitini,non vuole bandiere sulla sua amministrazione e invita tutti,senza distinzioni di appartenenza, a convergere e collaborare.Del gruppo Gentile che lo ha tenuto politicamente in vita fino ad oggi non ha detto nulla sulla rottura avvenuta.Pare che chiedessero troppo,che volessero controllare tutto:consiglio,giunta dirigenti e apparato burocratico in modo da avere il territorio e le sue attività sotto diretto controllo.Ma se Rende fa gola ai Gentile anche per il bacino elettorale che rappresenta, ora che sono riusciti a incastrare Principe in un processo dal teorema accusatorio allucinante, non è detto che il PD se ne stia a guardare e così ha dato via libera al grande mestatore di intrighi politici che nel suo medagliere può esibire e vantare anche una condanna all’esilio forzato fuori regione.Insomma Manna apre a tutti per poter aprire al PD degli accordi sottobanco e delle alleanze mercenarie.Se non lo fa per candidarsi al parlamento sarà perché vuole sopravvivere come sindaco e lo preoccupa il vento a lui contrario che spira sulle condizioni in cui versa “la ridente cittadina del Campagnano”, ascesa da casale di Cosenza a moderna entità urbana a forte trazione economica e ai tempi del “principato socialista” vantava una qualità dei servizi superiore alla media. Sandro Principe, che sta gradualmente riprendendo stimolo a tornare in campo aperto, in una intervista a CAMTELE3, ha invitato i rendesi a tenere gli occhi aperti e a vigilare.Rispetto-ha affermato Principe- la loro volontà politica di avere eletto l’amministrazione in carica ma stessero attenti a chi vuole mettere le mani su Rende per ciò che rappresenta nell’area urbana economicamente e politicamente. Per Principe è gente che non vuole bene a Rende e alla sua comunità. Persegue interessi opachi e limacciosi e,nella migliore delle ipotesi, obbedisce esclusivamjente a logiche di puro potere. Parafrasando la “ mucca” di Bersani nel corridoio, Principe ha lanciato ai rendesi l’allarme che nel corridoio di Rende c’è un “rinoceronte” che, per forza devastatrice, è ben altro altro che la mucca di Bersani.Forse Principe voleva dire “cinghiale” ma,visto che la vecchia maggioranza non c’è più e chi la sosteneva è passato all’appoggio esterno,ha dovuto cambiare la metafora zoologica.L’allarme rimane.