SANITA’- OLIVERIO MEGLIO COLPEVOLE CHE RIDICOLO…..

SANITA’- OLIVERIO MEGLIO COLPEVOLE CHE RIDICOLO…..

In attesa che l’incatenamento annunciato del presidente Oliverio finisca nell’archivio del folklore politico calabrese c’è da prendere atto degli ultimi accadimenti che, se da una parte consegnano le gestioni commissariali della sanità a un fallimento disastroso, dall’altra rendono evidente che l’alternativa alla gestione commissariale non può essere quella politica rivendicata da Oliverio, cioè lui al posto di Scura.Per come è stata ridotta la sanità in Calabria nemmeno il più consumato manager di settore potrebbe fare miracoli. Il tavolo interministeriale, che periodicamente si riunisce a Roma per verificare come procedono i piani di rientro della spesa sanitaria, hanno sancito inesorabilmente che in Calabria, non da ieri, la situazione è precipitata per responsabilità sia delle gestioni politiche che di quelle commissariali. Premesso che la politica,la malapolitica ha inquinato il mondo della sanità assoggettandolo a logiche clientelari ed elettoralistiche, bisogna prendere atto che  nessuna concreta iniziativa di risanamento è stata realmente voluta  e avviata.Dai cassetti della  contabilità delle ASP calabresi ogni giorno vengono fuori pagamenti non dovuti o fatture pagate più volte, negligenze e omissioni nei controlli  che contribuiscono a far crescere i disavanzi di bilancio.Il prossimo bilancio della spesa regionale in sanità si annuncia con un saldo negativo tendenziale di 100 milioni che,alla fine,potrebbe arrivare anche a 150 milioni. La spesa per prestazioni erogate fuori regione, cioè cittadini che si vanno a curare lontano dalla Calabria, ha superato i 300 milioni di euro  a tutto vantaggio delle regioni che offrono assistenza di qualità.Si va fuori regione anche per interventi di routine, di nessuna complessità, perché non si ha fiducia negli ospedali calabresi per come la politica li ha ridotti. E’ di questi giorni la notizia che i medici di un ospedale calabrese intendono rivolgersi alla procura della Repubblica  per denunciare l’impossibilità di potere garantire l’assistenza ai cittadini bisognosi di cure. A fronte di queste notizie è scontato che nei calabresi  sia maturata  la percezione  di rivolgersi a strutture ospedaliere inadeguate a garantire le cure che necessitano. E di questa percezione negativa si ha conferma  nell’analisi che è stata fatta nel valutare i flussi di mobilità passiva in Calabria,cioè dei calabresi che vanno a curarsi fuori.Tecnicamente e burocraticamente  questa percezione  diffusa che i calabresi hanno della sanità  è attribuita a una “insufficiente qualità clinico-gestionale dei servizi erogati”. A fronte di tutto questo viene fuori  che i direttori generali delle ASP, nominati da Oliverio (lo stesso che si vuole incatenare),si sono visti riconoscere premialità pari al 20 per cento dello stipendio per “gli obiettivi raggiunti”.Verrebbe da ridere se la situazione non fosse drammatica ,visto che con la salute non si può scherzare.Eppure era andata così.Per fortuna questa vergogna i sindacati e l’informazione non asservita l’hanno denunciata e Oliverio ha dovuto “invitare” i direttori generali a rinunciare alla premialità per ragioni di opportunità, visto che la Calabria attraversa una situazione di “sofferenza”.Con queste premesse qualcuno dovrebbe sconsigliargli di andarsi a incatenare.A conti fatti, meglio colpevole che ridicolo.