QUEI GIORNALISTI D’ASSALTO E LE CASE DEI TERREMOTATI….
Se non ne avesse dato notizia qualche telegiornale non lottizzato dalla politica non avremmo mai appreso che le case consegnate,con biblico ritardo,ai terremotati si sono rivelate una truffa al buonsenso e allo Stato.Anche uno dei sindaci dei comuni interessati, dopo un istantaneo tripudio di gioia e di soddisfazione per la consegna,ha dovuto ricredersi e minacciare ricorsi e proteste istituzionali.Intanto aumentava il numero delle case consegnate dove saltavano le caldaie e le tubazioni con annessi difetti di costruzione.Ci si aspettava che quei giornalisti d’assalto,paladini di un giornalismo moralizzatore alle vongole, insonni nel cercare scontrini di 50 euro, della Boschi oggi e ieri dell’ex-sindaco di Roma , per cene istituzionali non adeguatamente giustificate,non abbiano avuto niente da ridire e da approfondire.In un Paese in cui, nella notte di un terremoto, due imprenditori a vocazione criminale si compiacciono reciprocamente al telefono per gli appalti di lavori pubblici che ne seguiranno, forse era il caso di andare a vederci più chiaro nelle case consegnate ai terremotati con le caldaie fasulle.Anche il capo dello Stato Mattarella ha avuto un pensiero di fine anno per i terremotati ma non ci ha fatto capire se chiederà conto a qualcuno delle caldaie che scoppiano e degli altri inconvenienti segnalati e denunciati.Ora ci aspettiamo che in quel salotto tv gestito dalla Gruber ,dove la politica richiama tanto,grazie alle sue domande, le chiacchiere dalla parrucchiera, il problema lo sollevi qualcuno dei suoi ospiti fissi oppure che a farlo provvedano i Floris,i Formigli e i giornalisti d’assalto del Fatto Quotidiano.Ma forse sbagliamo noi.Siamo in campagna elettorale,c’è la caccia al voto, ognuno deve servire il padrone che si è scelto,la parrocchia cui appartiene o il coraggio che non ha e,quindi, i terremotati si arrangino.Forse interverrà l’ANAC di Cantone a chiarire l’accaduto.Può darsi,sennò vuol dire che sarà per un altro terremoto.