OLIVERIO..LE MACERIE TROVATE E L’INCAPACITA’ DI GOVERNARE….
In una intervista rilasciata a Gazzetta del Sud, caratterizzata da una certa sconnessione fra le domande e le risposte, nel senso che le domande sembrano fatte “sulle” risposte, il presidente Mario Gerardo Oliverio fa il punto sui tre anni di legislatura e di governo regionale trascorsi.Niente di che , le solite chiacchiere in politichese d’ordinanza dietro le quali viene fuori il vuoto di cultura di governo prima ancora del vuoto di risultati concreti.Perchè si può anche governare e incontrare difficoltà e resistenze che possono giustificare la mancanza di risultati significativi,come vorrebbe far credere Oliverio, ma nella vicenda calabrese è l’inesistenza di azioni di governo credibili e praticabili che emerge.Oliverio non se ne può uscire affermando che i tre anni trascorsi li ha impegnati a rimuovere le macerie lasciate dal governo precedente e a smantellare la rete di clientele e di califfati del potere regionale.Ma quando mai ? Chiedesse a Viscomi ,che ci ha provato, di confermare questa versione dei tre anni trascorsi. Gerardo Mario Oliverio rivendica il merito di aver messo fine alla vergogna dei fitti pagati dalla Regione ai locatori degli immobili che ospitavano gli uffici regionali sparsi per la città concentrando gli uffici alla “cittadella” di Germaneto.La verità è che Oliverio è arrivato per inaugurare la cittadella che ,non senza resistenze e ostacoli, ha preso il via con Loiero e continuato con Scopelliti.Andava giusto tagliato il nastro.E Oliverio l’ha fatto.Sempre nell’intervista Gerardo Mario Oliverio sostiene di aver messo in ordine contabilmente il POR 2007-2013 che agonizzava nei cassetti degli uffici regionali ottenendo riconoscimenti da Bruxelles ma ci lascia all’oscuro circa la ricaduta e i benefici dell’impresa compiuta.Non si è mai riusciti a sapere come vengono orientati i fondi europei, chi ne beneficia,per realizzare che cosa, con quali risultati e quanti posti di lavoro o di attività indotte ha creato.Insomma dove bisogna cercare benessere e sviluppo realizzati e riconducibili ai fondi europei grazie a quanto fatto da Oliverio?Ora Oliverio ci informa che ci sono 11 miliardi per la Calabria da investire finalizzati allo sviluppo e alla crescita regionale.Solito trucco,parliamo del futuro e non del presente e di quanto avvenuto. Lavoro, povertà,sanità,trasporti,gestione rifiuti,pulizia dei mari,porto di Gioia Tauro,siccità e incendi, un turismo che in piena stagione sciistica e con tanta neve fa trovare gli impianti di Lorica inagibili sono la parziale elencazione dei settori in sofferenza.Gerardo Mario Oliverio aveva promesso la fine dei califfati dirigenziali della burocrazia regionale ma sull’argomento non offre riscontri, a parte qualche spostamento del tutto irrilevante.Pare che abbia deciso di non rinnovare il contratto al dominus dei POR,Praticò, ma non si conoscono le ragioni.L’intervista comunque è servita a Oliverio per annunciare il rimpasto di giunta che dovrebbe essere prossimo e che viene chiamato “tagliando”, come si fa con le auto, ma è legittimo pensare che l’annuncio del rimpasto serve a mettere in riga gli assessori in vista del voto del 4 marzo che preoccupa non poco Oliverio. A proposito del voto non si comprende,infatti,l’insistenza con cui Oliverio sostiene che Marco Minniti si deve candidare in o “anche” in Calabria.Una insistenza sospetta perché Minniti non ha certo problemi per essere eletto.La Calabria elettoralmente, quando giocava la preferenza,non gli ha mai voluto bene soprattutto nel suo partito .Oggi sarebbe tutt’altra cosa ma Oliverio che, grazie anche a lui, sa qual è l’indice di gradimento del PD in proiezione elettorale spera che, con la candidatura di Minniti in Calabria, la sconfitta può essere contenuta.Non candidandosi Minniti,la sconfitta potrebbe avere una qualche giustificazione.Insomma si pensa al dopo voto,al risultato delle urne e a chi deve risponderne.Oliverio,da par suo, cerca di mettere le mani avanti.