NEVICA “GOVERNO LADRO” (2)……..

NEVICA….”GOVERNO LADRO” (1):E I DISAGI FINIRONO NELLE URNE….

Tutto potevano prevedere Matteo Renzi e Paolo Gentiloni nel  forcing finale della campagna elettorale meno il “disastro” della nevicata canaglia che ha fatto incazzare milioni di italiani.Non esistono sondaggi su un campione dei viaggiatori che sono rimasti per ore e ore ad aspettare treni che non arrivavano o non partivano e, soprattutto, senza spiegazioni plausibili e accettabili, ma si può immaginare quali risposte avrebbero avuto nelle intenzioni di voto.Vecchia storia italica:”Piove, governo ladro”.Il governo non c’entra con la pioggia ma con le conseguenze della pioggia si.Il meteo era stato chiaro:nevicate abbondanti e basse temperature.Quel che succede quando “gelano” gli scambi dei binari lo abbiamo appreso quando, non molti anni fa, è accaduto a Milano e a Roma.Ora la storia si ripete ma non è con la nevicata che uno se la prende.Possibile che se si ferma un treno (l’intercity Italo) per un guasto sempre possibile, anche quando non nevica, si blocca il traffico su tutta la rete nazionale? Non è possibile e,se lo è, non convince. La nevicata è stata la causa scatenante ma ciò che non ha risposto è l’organizzazione di Trenitalia come responsabile del traffico ferroviario.E qui le responsabilità ricadono inevitabilmente su chi governa e, quindi, sovrintende ai servizi primari ed essenziali come il trasporto pubblico.Il ministro Del Rio non se la può cavare con la nomina di una commissione per accertare come sia potuto accadere né può bastare l’ammissione dell’amministratore delegato di Trenitalia che ha riconosciuto l’inadeguatezza organizzativa a fronteggiare la situazione.Ha pure rivelato che con 100 milioni di spesa si può dotare l’intera rete ferroviaria di un dispositivo antigelo che impedisce il formarsi di ghiaccio negli “scambi” dei binari.E nemmeno può essere di conforto il rimborso del biglietto non utilizzato.Troppo poco.Ma tutto ciò può giustificare che chi ha subito disagi e sofferenze se la prenda con chi governa e se ne ricordi quando entra in cabina elettorale?Razionalmente no perché lo stesso governo,alla fine, ne risulta vittima ma, mettendoci nei panni di chi ha viaggiato 30 ore da Reggio a Torino o un’intera giornata da Napoli a Milano, verso chi rivolgeremmo la nostra rabbia e il nostro malessere.Quando si dice servizio pubblico si pensa allo Stato nelle sue articolazioni, dal governo alle prefetture,dalle forze dell’ordine all’esercito, a tutto ciò di cui lo Stato dispone e di cui il cittadino paga il costo assoggettandosi a un regime fiscale succhiasangue che, alla prova dei fatti, si rivela inadempiente.Da quel che abbiamo letto e sentito la gente non ce l’ha con i macchinisti e i ferrovieri né con la nevicata, ce l’ha con un paese di m….(è l’espressione più ricorrente) che se crolla un ponte, se si verifica una frana, se piove più del previsto si ritrova in ginocchio.E questo è il punto.”Governo ladro” si ma non rivolto al povero Gentiloni che a Plazzo Chigi c’è da poco più di un anno.Le responsabilità sono retroattive,appartengono soprattutto ai governi passati, sia di centrodestra che di centrosinistra.Caricarle soltanto a Gentiloni e a Renzi non sarebbe giusto.Semmai agli amministratori di Trenitalia, soprattutto a quel Moretti che si liquidava indennità milionarie e che, lasciata Trenitalia,è andato a fare danni in Finmeccanica per un altro compenso milionario.La gente che popolava le stazioni nei giorni del “blocco” di questi personaggi sa poco o nulla, come sa poco di quelli di Alitalia e delle holding di nomina governativa.Questi signori non pagano mai come i banchieri che non rispondono mai di “disastro bancario” quando mettono sul lastrico milioni di risparmiatori.E questo è l’altro punto.Il governo e il PD debbono augurarsi che i milioni di incazzati per il blocco ferroviario se ne restino a casa.Diversamente i 5Stelle hanno già vinto.