GLI INCONTRI DELLA STORIA: TEANO –YALTA-VINITALY……..

GLI INCONTRI DELLA STORIA: TEANO –YALTA-VINITALY……..

Ci sono stati “incontri” che hanno segnato la storia tracciandone i percorsi e che appunto sono consegnati alla memoria dell’umanità perchè  costituiscono momenti di svolta,in piccolo o in grande.A Teano Garibaldi incontrò il re Vittorio Emanuele II  consegnandogli il sud conquistato con la spedizione dei Mille, a Yalta i potenti del mondo siglarono gli equilibri geopolitici scaturiti dalla seconda guerra mondiale. A Vinitaly,in quel di Verona, era annunciato il possibile e probabile incontro fra Di Maio e Salvini per superare la fase di stallo delle trattative per il nuovo governo.Si dirà che ognuno è protagonista di incontri  corrispondenti alla sua rilevanza ed è la rilevanza che conferisce importanza all’incontro.Le immagini e le dichiarazioni riportate dalle cronache televisive ci hanno consegnato un Salvini in maniche di camicia che mesce vino e svuota calici a fronte di un Di Maio,  appeso alla cravatta impiegatizia, che passeggiando dispensava sorrisi e apprezzamenti sulla produzione vinicola e l’export  italiano.L’incontro politico non c’è stato e se non c’è stato è perché non avevano nulla di nuovo da dirsi.Salvini resta fermo, nonostante i rapporti tesi con Berlusconi,sulle sue posizioni come leader di tutto il centrodestra,Di Maio resta fermo alla politica dei”due forni” considerando intercambiabili Lega e PD rispetto al contratto di governo che propone il  M5Stelle.Ammesso che si fossero incontrati di fronte a un bicchiere di vino e che si fossero impegnati a dare vita ad una alleanza di governo,prescindendo da Berlusconi,l’incontro non sarebbe passato ugualmente alla storia, nonostante la folla di microfoni e telecamere, per la modestia dei personaggi, la gazzarra cortigiana al seguito  e la manifesta inadeguatezza a farsi carico della guida di un Paese di 60 milioni di abitanti che non può correre rischi e  che è chiamato a misurarsi con delicati vincoli di politica internazionale che hanno a che fare con i bombardamenti  in Siria decisi da Stati Uniti,Francia e Inghilterra. Lo sanno bene al Quirinale dove certamente non si sono preoccupati di quanto sarebbe potuto accadere negli stand enogastronomici di Vinitaly e dove si lavora,non da oggi, a scenari più seri e più credibili.Tocca al Quirinale portare fuori il Paese dalle secche di questa penosa  trattativa mettendo fine al gioco  dei veti incrociati e agli infantilismi di chi pretende riconoscimenti e investiture  che non gli sono dovuti,per come ha spiegato il capo dello Stato sulla base degli esiti elettorali. Se si è in una fase di stallo è proprio perché non c’è stato un vincitore, diversamente il nuovo  governo sarebbe già operativo.Che ci sia o meno un mandato esplorativo alla Casellati o a Fico non porterà a risultati e sarà tutt’al più un espediente per prendere altro tempo.Questo spiega perché Salvini,dopo aver mandato giù un paio di calici,ha affermato che se la Lega si aggiudica il Friuli e l’Abruzzo sarà lui in grado di fare il governo in 15 giorni.Ora bisognerà aspettare che gli passi la sbornia.