IL DECRETO SICUREZZA FARA’ AUMENTARE LE PULSIONI RAZZISTE , LA TENSIONE SOCIALE E I VOTI A SALVINI…..
Bisogna ben riflettere sull’impatto che il decreto sicurezza-detto anche il decreto della paura- avrà nella vita sociale e soprattutto in quelle realtà dove la presenza di migranti “invasori” è sovradimensionata, rispetto alla popolazione residente, con conseguenti disagi e tensioni sociali.
Può sembrare una osservazione banale ma è necessario chiedersi che fine faranno i migranti cui verrà tolta la protezione umanitaria che vuol dire un tetto e gli alimenti per sopravvivere. Escluso che vengano rimpatriati poiché non ci sono né i mezzi ( navi, aerei, pescherecci, gommoni…?) né le risorse né la disponibilità eventuale dei Paesi destinatari. A parte l’impossibilità a stabilire l’effettiva nazionalità di ognuno.
Sotto il profilo politico, per quanto riguarda i migranti che perdono la protezione umanitaria, il decreto sicurezza è un cinico imbroglio salvo il ricorso di massa a dotarsi di pistola per sparare alle presenze sospette in casa. Se si tratta di ladri lo si capisce dopo, a sparatoria avvenuta.
Già i prefetti , nelle varie realtà provinciali, sono alle prese con lo smantellamento delle strutture di accoglienza senza disporre degli spazi necessari per dirottarvi i migranti colpiti dal decreto sicurezza. Quanti saranno nei prossimi mesi i migranti rimasti senza fissa dimora e senza strutture di riferimento?
Aumenterà la percezione di una loro presenza anche dove prima non veniva percepita , ci sarà una guerra fra migranti per chi presidiare i semafori o gli ingressi ai centri commerciali , lo spaccio di droga troverà altri manovali, la microcriminalità crescerà in misura esponenziale e, se fino ad oggi la loro presenza distribuita sui territori non era percepita come “invasione” verosimilmente , con l’applicazione del decreto, questa percezione si materializzerà.
Ci guadagneranno elettoralmente Salvini e la Lega mentre il M5Stelle che fa capo a Di Maio ne pagherà il prezzo per la complicità accordata nonostante il dissenso emerso nelle file del Movimento che si riconosce nel presidente della Camera.
La soddisfazione che potranno concedersi gli “ xenofobi del telefonino “, cioè quelli che con Salvini non sopportano di vedere i migranti a spasso a dilettarsi col telefonino, sarà di non vederli più col telefonino (non è detto) ma certamente sbandati e alla ricerca di espedienti per sbarcare la giornata.
E’ pur vero che il decreto sicurezza contiene altre misure che riguardano i reati più ricorrenti , fra cui spaccio e femminicidio, ma sono reati che non portano voti se non a fronte di risultati eclatanti. Rimane, invece, per Salvini e la Lega la rendita elettorale fondata sulla lotta ai migranti in genere e ai clandestini in particolare che col decreto sicurezza si riverseranno nelle strade e nelle periferie ad alimentare, inevitabilmente, quell’avversione vergognosa e disumana che ha fatto di Salvini e della Lega, per ora nei sondaggi, la prima forza politica per consensi elettorali.