Pensavo alle tante volte che siamo stati ostacolati, non solo nella realizzazione di importanti opere pubbliche ma anche nelle nostre attività volte al miglioramento dei servizi. Se la Regione non avesse bloccato, per esempio, il servizio della Circolare Veloce Cosenza/Rende/Unical allo scopo di favorire i trasportatori locali, oggi le persone avrebbero potuto spostarsi più facilmente nella città unica, senza bisogno nemmeno del tram di supercie. In un mese avevamo addirittura decuplicato i servizi. Ci sarebbe stato molto meno trafco e inquinamento ambientale, perché sarebbero diminuite di moltissimo le auto in entrata e uscita da Cosenza a Rende e viceversa. Ho denunciato all’epoca pubblicamente la cosa. E quante volte ci hanno ridotto e ci riducono la fornitura di acqua in modo da metterci in cattiva luce con i cittadini? Non hanno mai rispettato neanche la mia Ordinanza esecutiva che impone loro l’obbligo di fornitura al Comune di 21/12/2018 «Tutte le volte che la Regione ci ha ostacolato...» - Corriere della Calabria https://www.corrieredellacalabria.it/contributi/item/169468-tutte-le-volte-che-la-regione-ci-ha-ostacolato/ 2/5 311 l/s. Ho denunciato pubblicamente la cosa, anche alla Procura della Repubblica. Quante volte in passato hanno ridotto e bloccato il conferimento dei riuti comunali negli impianti regionali? Non ne parliamo. Per evitare di creare disagi ai cittadini abbiamo dovuto fare ricorso spesso a procedure di emergenza (non sapete quanti “salti mortali”!). Non ci nanziano nessun progetto, niente, se non quello che è strettamente obbligatorio. Non ci trasferiscono mai in tempo utile i fondi spettanti al Comune di Cosenza, per cercare di provocare difcoltà nanziarie all’Ente. Ancora non ci hanno neanche accreditato sei milioni di euro per il Ponte di Calatrava, che è stato completato da più di un anno. Per Piazza Bilotti non ne parliamo. Prima ci avevano bloccato i lavori attraverso pressioni sul Genio Civile, inventandosi di tutto e di più. Poi alla ne siamo stati gli unici a cui non sono stati riconosciuti i cosiddetti “fondi complementari” aggiuntivi, perché (secondo loro) i lavori non erano terminati. Il paradosso è che la nostra piazza c’è (senza aver beneciato di fondi complementari) e da tempo è utilizzata dai cittadini. Mentre tutte le altre opere eseguite in comuni diversi che hanno ottenuto i “fondi complementari” non sono ancora oggi nemmeno funzionali: Rende con il Parco Acquatico (che ancora non è stato neanche inaugurato), la cabinovia di Lorica e l’aeroporto di Scalea (che sono ancora adesso incompleti). Pur di rallentarci non si preoccupano neanche di perdere risorse comunitarie a favore della Calabria, che andrebbero rendicontate in tempo utile. Non parliamo poi della demolizione dell’ex Jolly e del recupero del Quartiere di Santa Lucia. Ho dovuto inserire questi punti nell’accordo sulla Metro (che interessava fortemente la Regione) pur di far sbloccare le pratiche. E per l’ex Jolly, a cose già fatte mi hanno impugnato gli atti addirittura con un altro ente sub regionale (aterp). Ricordo che sono stato sduciato come sindaco, con una manovra di palazzo, per la questione Metro. Hanno appaltato l’opera e addirittura afdato i lavori, con spregiudicatezza inaudita, durante la fase di commissariamento. E io ho denunciato pubblicamente la cosa. E ancora: il Parco del Benessere, la viabilità alternativa, la fornitura dei pullman elettrici, i nuovi marciapiedi e le piste ciclabili, l’ovovia, la riqualicazione del tracciato esistente e delle vecchie stazioni su via Popilia, i lavori su Vaglio Lise, la cessione dei capannoni ex Ferrovie. Sono tutte opere comprese nell’accordo e di cui stanno rallentando appositamente le procedure e l’esecuzione, con lo scopo di non consentirci di raggiungere ulteriori obiettivi. Ho più volte denunciato pubblicamente la cosa. Invece di cercare di ostacolare chi opera per il bene dei cittadini non sarebbe più utile, se ne fossero capaci, applicarsi nella costruzione di proposte alternative su cui misurarsi politicamente? Il problema purtroppo è che loro non hanno idee e non producono nulla, e quindi hanno il timore che gli altri guadagnino consenso con le opere che portano a termine. La cosa triste è che non si preoccupano minimamente dell’interesse dei cittadini. Anziché lavorare per i cittadini si preoccupano di mantenere il potere, cercando di distruggere gli altri. Ecco perché è possibile cambiare la Calabria. Basta cambiare metodo. E governanti. *Sindaco di Cosenza